"Giganthino" un romanzo di Pietro Altoburgo
Un libro da leggere con piacere. Le descrizioni visive si mescolano agli altri elementi della narrazione, offrono il piacere di una lettura impegnata e allo stesso tempo leggera, capace di trascinarci in mondi lontani e farci perdere la nozione del tempo e della realtà.


Giganthino di Pietro Altoburgo copertina libro
(AGR) di Anna Rizzello
Dopo “Storie di Uranio”, scritto e pubblicato nel 2021, nel corso della prima pandemia, Pietro Altoburgo ci regala il suo secondo romanzo “Gigantinho”, dedicato in particolare a suo figlio Tiziano.
Il morso di una vipera alla cagnetta di Ioana dà l’occasione all’autore di imbrigliare fantasia e abilità espressive per la realizzazione di questo magnifico romanzo. In una trattoria di Porto Alegre si incontrano persone diverse: un indio misterioso, un ingegnere fuggitivo, uno studente, una coppia riservata, una suora…. Nascono nuove amicizie, si consumano drammi, nasce un progetto che porterà tre dei protagonisti a unirsi in un fantastico viaggio fino all'altra parte del mondo, ognuno alla ricerca della propria rinascita.
Pietro Altoburgo affronta il suo scrivere con dovizia di particolari, con ottimo stile, serietà e generosità, senza risparmiarsi mai e, con un piglio ben maturato per affrontare un lavoro rigoroso, incuriosisce il lettore e lo fa emozionare. Le descrizioni visive si mescolano agli altri elementi della narrazione, offrono il piacere di una lettura impegnata e allo stesso tempo leggera, capace di trascinarci in mondi lontani e farci perdere la nozione del tempo e della realtà.
I personaggi, sviluppati in modo appropriato in una trama scorrevole, sono ben caratterizzati e intriganti, mantengono vivo l’interesse di noi lettori e ci conducono nel loro mondo. Offrono forti momenti di riflessione su aspetti dell’esistenza dove normalmente non ci soffermiamo, ci spingono a guardare dentro noi stessi con una nuova visione della realtà per “saper fuggire da questo buco di mondo”.
È stato un vero piacere leggere “Gigantinho” di Pietro Altoburgo perché si arriva volando alla fine di questo bel romanzo d’amore e, scorrendo velocemente quei capitoli dagli interessanti contenuti, forse anche noi, come alcuni dei protagonisti, ricerchiamo la nostra rinascita.