Gianni Maritati riscopre Mario Caria, fumettista fuori-canone
Presentato “L’avventura artistica di Mario Caria” (Alessandro Tesauro Editore, 2021) è l’ultimo libro di Gianni Maritati che scrive: "Con la sua arte Mario Caria ha dato tanto al fumetto. Lo ha interpretato come luogo di avventura, scoperta, di pura immaginazione"


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(AGR) di Ginevra Amadio
Presentato lo scorso 29 ottobre nell’ambito della rassegna promossa dall’Associazione culturale “Il leggio del mare”, “L’avventura artistica di Mario Caria” (Alessandro Tesauro Editore, 2021) è l’ultimo, atteso volume di Gianni Maritati. L’evento, svoltosi nella cornice dello storico stabilimento “Il Venezia” di Ostia, è stato l’occasione per ricordare la figura del fumettista e illustratore Mario Caria, ingiustamente obliato dalla critica contemporanea.
Alla presenza della sorella Marisa e in dialogo con il presentatore Ennio Montano, Maritati ha ricordato il percorso intellettuale e umano di questo artista figurativo, impegnato in un contrappunto tra parole e immagini pienamente rispondente ai canoni del Novecento. «Con la sua arte Mario Caria ha dato tanto al fumetto. Lo ha interpretato come luogo di avventura, scoperta, di pura immaginazione». L’omaggio, pensato in termini di riscoperta critica, mira a collocare Caria nel novero dei grandi fumettisti, mostrandone la cifra stilistica («i colori decisi, riconoscibili», come ha sottolineato Maritati) e il percorso a cavallo tra ricerca e pop.
Sue le copertine di “Gordon”, “Mandrake”, di tanti gialli amati dai collezionisti. Il carattere schivo, come evidenziato, non ha forse giovato all’entrata nel canone, preservando tuttavia l’eccezionalità della sua opera – un sorprendente mixage di realtà e fantasia. Tra i presenti anche Giuseppe Pollicelli, storico del fumetto e attento conoscitore dell’opera di Caria.