Frascati ricorda l’8 settembre 1943: memoria del bombardamento e impegno per il futuro
Una città martoriata dalla guerra rinnova il ricordo del tragico bombardamento che distrusse il 90% degli edifici, con la Croce Rossa Italiana in prima linea nei soccorsi. Oggi, le istituzioni e i cittadini si uniscono per trasformare la memoria in speranza e responsabilità


Francesca Sbardella Sindaca del Comune di Frascati, Giulia Sarti del Comune di Bologna, città gemellata per la commemorazione 2025, Corpo Militare della Croce Rossa Italiana e l'A.N.M.C.R.I.
(AGR) Anche quest’anno Frascati si è stretta attorno al ricordo dell’8 settembre 1943, data che segna una delle pagine più drammatiche della sua storia. In quel giorno, un violento bombardamento alleato colpì la città, sede del comando del feldmaresciallo Albert Kesselring, distruggendo quasi il 90% degli edifici e provocando centinaia di vittime civili.
Il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana intervenne immediatamente dopo l’attacco per prestare soccorso ai feriti e alla popolazione colpita. Tra macerie e distruzione, i volontari della CRI offrirono assistenza tempestiva con mezzi e personale, lasciando una testimonianza di coraggio e solidarietà che rimane viva ancora oggi.

Associazioni d'Arma
Alla cerimonia erano presenti autorità civili, militari e religiose, insieme a numerose associazioni che ogni anno contribuiscono a custodire la memoria. Tra queste, un ruolo di rilievo è stato riconosciuto all’A.N.M.C.R.I. – Associazione Nazionale Militari CRI, che mantiene viva la tradizione di servizio e di impegno dei soccorritori della Croce Rossa Italiana. La loro partecipazione, al fianco del Corpo Militare della CRI e dei comitati territoriali, rappresenta un ponte tra la memoria storica e l’attualità del volontariato civile e militare.

Alla cerimonia erano presenti autorità civili, militari e religiose, insieme a numerose associazioni che ogni anno contribuiscono a custodire la memoria.
Presenti all'evento, la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale, il Gruppo Falco di Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana Comitato Tusculum, le Guardie Zoofile Accademia, la Curia Diocesana con il Vescovo Monsignor Stefano Russo, la Banca d’Italia, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, l’Associazione Nazionale Decorati Nastro Tricolore al Valore Civile, le Associazioni dei Carabinieri in congedo, dei Marinai d’Italia, dei Bersaglieri, la Pro Loco Frascati, il Gruppo Folkloristico Musicale Compatrum di Monte Compatri, i Centri Anziani e l’AVIS.

Francesca Sbardella, Sindaca del Comune di Frascati
Quest’anno, la commemorazione ha avuto il patrocinio di Senato e Camera. La sindaca Sbardella ha ricordato che la memoria “non è mai un gesto formale, ma responsabilità civile e morale”, richiamando le parole di Primo Levi e del cardinale Carlo Maria Martini.
Sono intervenuti anche il Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma,

Antonello Aurigemma, Vicepresidente della Regione Lazio

Marta Elisa Bevilaqua - Consigliera Comunale

targa di gratitudine consegnata dal Comune di Frascati a Bologna come simbolo di fratellanza
Alla cerimonia era presente Giulia Sarti, delegata alla legalità democratica del Comune di Bologna, città gemellata per la commemorazione 2025. Bologna, come Frascati, subì pesantemente i bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Una targa di gratitudine è stata consegnata dal Comune di Frascati a Bologna come simbolo di fratellanza.
Nonostante nel 1960 Frascati abbia ricevuto la Medaglia d’argento al valor civile, i cittadini e l’amministrazione comunale continuano a chiedere il conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare, per onorare adeguatamente le sofferenze patite dalla popolazione.
L’8 settembre a Frascati non è solo memoria del dolore, ma anche insegnamento per il futuro. Come ricordato dalla sindaca Sbardella e dalle istituzioni presenti, “la vera memoria non è passiva, ma responsabilità collettiva e guida per costruire un domani di pace”.