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“E se fosse la musica a salvarci?” Il saggio che unisce suoni, memoria e sostenibilità

Dario Giardi firma un’opera originale e necessaria: un viaggio tra neuroscienze, ecologia acustica e coscienza ambientale. Un testo tutto da leggere, ascoltare e portare con sé. Perché forse, davvero, sarà la musica .....a ricordarci come si abita la Terra con più anima e più cura.

printDi :: 25 luglio 2025 15:10
_E se fosse la musica a salvarci copertina libro

_E se fosse la musica a salvarci copertina libro

(AGR) Donatella Gimigliano

In un’epoca in cui l’ambiente grida e l’umanità sembra non ascoltare, arriva una proposta dirompente e poetica: “E se fosse la musica a salvarci? È il titolo – e la provocazione – del nuovo saggio di Dario Giardi, edito da Mimesis, che mescola sapientemente rigore scientifico e profondità emotiva per porre una domanda essenziale: possiamo riscoprire l’armonia con la Terra rieducando l’orecchio e l’anima?

 
Lontano dalle retoriche della sostenibilità “da convegno”, Giardi ci invita a esplorare il memoryscape – un concetto affascinante che intreccia memoria, suono e identità. Si tratta del paesaggio sonoro che ognuno di noi porta dentro: quei rumori, quelle melodie, quei silenzi che hanno forgiato il nostro vissuto emotivo e che, se ascoltati davvero, possono riconnetterci a ciò che abbiamo smarrito. A noi stessi, agli altri, alla natura.

“Il memoryscape è il paesaggio emotivo che portiamo dentro, fatto di suoni che ci appartengono più di quanto crediamo. È il rumore della pioggia su un tetto d’infanzia, il rintocco di una campana al tramonto, il fruscio del vento in un bosco amato. Nel saggio ho voluto restituire valore a questi suoni della memoria, perché sono loro, più delle parole, a saperci riportare a casa”, spiega l’autore.

Il saggio è una mappa interdisciplinare che tocca neuroscienze, ecologia del suono, musicoterapia, filosofia e spiritualità laica, proponendo una visione dell’ascolto non come esercizio estetico, ma come atto politico ed ecologico. Perché senza emozione, senza un senso viscerale di appartenenza e bellezza, nessuna rivoluzione ambientale sarà mai possibile.

Chi è Dario Giardi

Classe e competenza si fondono nella figura dell’autore: ricercatore nel settore ambientale ed energetico, esperto per Il Sole 24 Ore, con una lunga esperienza in geopolitica dell’energia e sostenibilità. Ma anche musicista con formazione al prestigioso Berklee College of Music, compositore di musica ambient sotto lo pseudonimo Giadar, e studioso dei poteri terapeutici del suono.

In un mondo frammentato, Giardi rappresenta una mente ponte tra scienza e poesia, tra razionalità e vibrazione, tra urgenza climatica e rigenerazione interiore. E questo libro è il suo manifesto personale.

Un libro per chi cerca senso, non solo risposte

“E se fosse la musica a salvarci?” è un’opera che colpisce per la sua originalità: al tempo stesso saggio scientifico e invito spirituale, mappa e rifugio, allarme e carezza. È dedicato a chi non si accontenta di vedere il cambiamento solo nei numeri, ma lo vuole anche sentire.

Un testo da leggere, ascoltare e portare con sé. Perché forse, davvero, sarà la musica – quella del mondo vivente, non solo degli strumenti – a ricordarci come si abita la Terra con più anima e più cura.

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