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Da Nettuno a Torre Astura in bici, alla scoperta della fortezza dei Frangipane "sospesa" tra cielo e mare

Astura, molto ben visibile con la sua struttura squadrata e allungata nell’acqua è uno scenario che dal mare assume contorni unici e suggestivi. Fonte d’ispirazione e meta di viaggio, per molti artisti italiani e stranieri del secolo scorso, come pure “location” di svariati set cinematografici

printDi :: 23 giugno 2025 14:55
Torre Astura©gianniloperfido

Torre Astura©gianniloperfido

(AGR) Fotoservizio di Gianni Loperfido.

Organizzata dall’Associazione Sportiva ACLI “Sacro Cuore” di Nettuno e dall’U.T.T.A.T. (Ufficio Tecnico Territoriale Armamenti Terrestri) si è svolta sabato scorso 21 giugno l’interessante passeggiata ecologica familiare in bicicletta che conduce alla mitica torre medievale dell’Astura, il cui nome viene da “Astore”, un uccello della famiglia dei falchi presente saltuariamente nella zona.

 
Il percorso attraversa la macchia mediterranea all’interno del poligono militare, aperto per l’occasione ai cittadini, (necessaria iscrizione e assicurazione di 3€) e facilmente percorribile sui saliscendi di una strada asfaltata, (a fianco dell’antica via Severiana) e poi percorrendo il sentiero attraverso la pineta secolare per arrivare, poi, come d’incanto, alla vista della favolosa Torre Astura.

L’imponente e maestosa fortezza medievale dei Frangipane risalente al 1140 d.C. si protende sul mare sui resti di una villa romana e sull’antico porto, nei pressi dell’omonimo fiume. Una decina di chilometri percorsi da una settantina di ciclisti, tra cui molti bambini sui propri mezzi, per ammirare uno dei più preziosi luoghi del litorale laziale con un habitat di naturale bellezza e d’integrità incontaminata dall’azione edificatrice dell’uomo.

Ottima l’organizzazione e l’accoglienza profusa ai ciclisti fin dalla partenza sul piazzale del Poligono; ringraziamenti al direttore dell’UTTAT di Nettuno col. ing. Paolo Ambrosanio. Qui ai ciclisti riuniti è stata impartita la benedizione da parte del parroco della chiesa Sacro Cuore, Don Massimo Silla, e fornita l’assistenza necessaria a eventuali guasti meccanici lungo il percorso e di un medico sanitario.

Al termine della “ciclo-passeggiata“ con l’arrivo dei partecipanti alla Torre, il presidente ACLI “Sacro Cuore” di Nettuno, Giuseppe Parrella, già tenente colonnello UTTAT., ha poi provveduto, con bottiglie d’acqua e merendine per tutti, di rifocillare i partecipanti intrattenendoli con informazioni storico culturali del luogo.

Il poligono militare di Torre Astura, risalente al 1888, si estende per circa 9 km lungo la costa, con una larghezza massima di quasi 2 km, per un totale di 1.550 ettari. 

L'area occupata viene normalmente resa accessibile al pubblico durante i mesi estivi. Dal primo luglio fino a circa metà settembre di ogni anno e il Comune di Nettuno in accordo con l’UTTAT., terminate le esercitazioni militari, apre i suoi cancelli per un parcheggio pubblico gratuito, servizio di guardiania e di sicurezza bagnanti. Molteplici sono state le iniziative, nel corso degli anni, per rendere fruibile il territorio ai cittadini - ci informa il presidente Acli, Giuseppe Parrella: “L’ideale sarebbe di mettere in sicurezza la Torre e, con il consenso delle Belle Arti, di aprirla al pubblico almeno nei week-end e nei giorni festivi”.

Svariati anni fa si parlava di una collaborazione fra associazioni e vari studiosi per porre le basi alla realizzazione del “Parco Naturale Marino di Torre Astura” d’intesa con le amministrazioni provinciali e comunali e le autorità militari del Poligono di Nettuno. Il relativo progetto prevedeva, tra l’altro, il recupero del Porto Romano, della Torre, delle Peschiere e la realizzazione di un Centro di Ricerca, interno all’area. Un museo archeologico, marino, storico e culturale del luogo sarebbe l’ideale da realizzare. A ricordo.... del giovane Corradino di Svevia, che reduce dalla battaglia di Tagliacozzo nel 1268, vi trovò rifugio ma i Frangipane lo tradirono, consegnandolo al re di Napoli che lo fece impiccare nella piazza Plebiscito di Napoli, reo di aver rivendicato agli Angiò, lo stesso regno napoletano.

E come non ricordare la mareggiata, di qualche anno fa, che riportò alla luce dell’antica tomba del guerriero “Nello” del III millennio a. C. Alla foce dell’Astura, poi, anche un'ambiente marino subacqueo che ha fornito un’infinità di reperti archeologici, soprattutto anfore, colonne marmoree, ancore in piombo, monili, monete, statuette votive, suppellettili.

In epoca arcaica, nel Latium Vetus, alla foce del fiume sorgeva uno scalo posto all’incrocio con la via Severiana che serviva l’interno della regione il cui fulcro principale dei commerci era l’antica città di Satricum, sede del tempio dedicato alla Mater Matuta, la divinità del “nascere delle cose e della vita”. Un culto quasi certamente proveniente da una dea italica indigena che fu in seguito assimilato dai Romani. Nelle vicinanze della Torre in località “Grottaccie” sono ancora visibili i resti delle prestigiose antiche ville romane e di una vecchia “Fornace”.

Nei mesi di luglio ed agosto, terminate le esercitazioni militari, è consentito l’accesso al pubblico per raggiungere il mare a piedi o in barca sullo stesso fiume Astura. Oltrepassata la zona della vasta pineta, la macchia mediterranea si abbassa e sulla lunga spiaggia, selvaggia e bianca, è possibile passare inconsuete giornate di mare e di sole nel regno dei liberi gabbiani. Ne’ manca di tanto in tanto, il passaggio furtivo di qualche cinghiale o volpi tra i rovi della macchia.

Astura, molto ben visibile con la sua struttura squadrata e allungata nell’acqua è uno scenario che dal mare assume contorni unici e suggestivi. Fonte d’ispirazione e meta di viaggio, per molti artisti italiani e stranieri del secolo scorso, da essere rappresentata nelle loro opere pittoriche, come pure “location” di svariati set cinematografici; si ricordino il leggendario colossal su Cleopatra degli anni ’60 o più di recente il Belafonte, ispirato alla vita dello scienziato del mare Jack Yves Coustou.

Photo gallery

Nettuno - Torre Astura in bici attraversano area boschiva
Nettuno - Torre Astura in bici attraversano area boschiva
Nettuno- Torre Astura la partenza
Nettuno-Torre Astura l'arrivo alla fortezza
Nettuno-Torre Astura il corteo di bici

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