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Cristiani contro....per una fede migliore

print06 settembre 2017 15:59
Cristiani contro....per una fede migliore
(AGR) Tanti autori letterari hanno scritto “contro” la fede in Dio, l’appartenenza alla Chiesa Cattolica e la religione in genere, ma solo perché animati da un ideale“alto” di Dio, Chiesa e religione. Sono i “cristiani contro”. Rivivono nel nuovo libro di Gianni Maritati, giornalista del Tg1 (redazione cultura e spettacolo),che ne fa una carrellata di ritratti essenziali e sorprendenti, ricchi di citazioni dalle loro opere, attraversando i secoli, le opere e gli stili della letteratura italiana.

Il titolo è: “Cristiani contro. I grandi ‘dissidenti’ della letteratura italiana, a partire da Iacopone a Umberto Eco” (Tau Editrice, Todi 2017). I ritratti vanno da Iacopone da Todi, appunto, a Pier Paolo Pasolini, da Giovanni Boccaccio ad Alessandro Manzoni, da Ludovico Ariosto ad Antonio Fogazzaro, da Giuseppe Gioacchino Belli a Ignazio Silone e a padre David Maria Turoldo. Anche Giacomo Leopardi, Luigi Pirandello e Umberto Eco appartengono, metaforicamente, a questo percorso morale e letterario. I loro,sono ritratti di “cristiani senza Cristianesimo”, ma profondamente segnati dall’educazione cattolica e dalla cultura religiosa.

Tutti - poeti e narratori - che scrivono “contro” perché scrivono “per”: per una fede in Dio più adulta, fresca, sorridente e rinnovata, per una Chiesa Cattolica che fra le tempeste del quotidiano sa restare fedele a se stessa e vive il tempo che le è stato donato nel perpetuo ritorno alle proprie originievangeliche, per una religione libera e liberata da formalismi e integralismi. Concludono il libro una Appendice dedicata ad alcuni “scrittori dimenticati”ed una puntuale Bibliografia critica

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