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Archeologia, la ricostruzione della viabilità storica della Sicilia

Al Corso di Archeologia presso l’Università popolare di Termini Imerese (Pa) si è tenuta la quarta lezione : Topografia e viabilità nelle terre antiche di Sicilia. Unire alla ricerca topografica lo studio della viabilità è prassi utile per comprendere le dinamiche del popolamento di un territorio

printDi :: 05 novembre 2024 17:24
Viabilità storica della Sicilia foto da comunicato stampa

Viabilità storica della Sicilia foto da comunicato stampa

(AGR) di Roberto Di Prima

E' un'iniziativa di BCsicilia, in collaborazione con il Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo, il Parco Archeologico Imera, Solunto, Iato, la Parrocchia San Nicola di Bari e l’Università Popolare di Termini Imerese, si è svolta sabato 26 ottobre 2024 la quarta lezione del Corso di Archeologia: Topografia e viabilità nelle terre antiche di Sicilia.

Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia, ha avuto luogo la conferenza dal titolo “L'indagine topografica applicata alla ricostruzione della viabilità storica della Sicilia centro-settentrionale” tenuta da Antonio Di Maggio, Phd, archeologo libero professionista. La lezione è stata seguita in presenza presso la Chiesa del Monte in Via Mazzini a Termini Imerese o anche in Live streaming.

Il Corso organizzato in 10 lezioni e 5 visite guidate, prevede una serie di incontri tra cui :

“Serra serra: percorsi viari sui Nebrodi tra antichità ed età moderna”;

“Viabilità e dinamiche insediative nella cuspide nord-orientale della Sicilia: collegamenti e percorsi interni tra il Mar Tirreno ed il Mar Ionio”;

“Topografia cristiana”, la viabilità interna nella Sicilia romana: il caso della “Catina-Agrigentum”, novità e prospettive di ricerca, tutela e valorizzazione sul tracciato della Via Catina-Thermae e della Via Valeria:

“Viabilità e insediamenti nella Sicilia medievale”. La Sicilia interna tra i Nebrodi e gli Erei.
Previste, inoltre, visite guidate ai siti archeologici di Delia, Sophiana (Mazzarino). A gennaio infine visita guidata a Pompei ed Ercolano. A tutti coloro che avranno partecipato alla fine del Corso di archeologia verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

La ricerca nel territorio di Halaesa Arconidea, (la città fondata nel 403 ac su una collina in prossimità del mar tirreno e del fiume Tusa in provincia di Messina), si è interessata alla ricostruzione delle dinamiche del popolamento, senza trascurare alcuni aspetti particolari del rapporto uomo-ambiente, tra i quali la viabilità, ed è su di essa che, in questa occasione, si è voluto porre l’accento. Durante la lezione è stata illustrata una metodologia che unisce il metodo proprio delle indagini di prospezione archeologica con quello dello studio e la ricostruzione dei percorsi antichi.

Unire la ricerca topografica e lo studio della viabilità è ormai prassi consolidata e ritenuta utile per comprendere, anche senza altri ausili, le dinamiche del popolamento di un territorio: la ricostruzione su base documentaria dei percorsi, il riconoscimento di un asse viario senza il controllo sul terreno lascerebbe aperte tutta una serie di domande, circa la cronologia e la funzione, cui sarebbe molto difficile dare una risposta senza l’indagine archeologica. L’area prescelta, la Sicilia centro-settentrionale, presenta numerose potenzialità e si è rivelata un osservatorio particolarmente importante per chiarire le dinamiche storico/politiche delle popolazioni sicule insediate nella Sicilia centrale. Liberandosi delle visioni inspirate alla dualità opposizione-sottomissione nei rapporti tra centri indigene e greci, il tentativo è quello di far emergere il continuum di vita e rapporti tra le diverse popolazioni, attraverso la ricerca archeologica e, in particolare, l’archeologia dei paesaggi.

Per informazioni: Tel. 346.8241076 – Email: terminiimerese@bcsicilia.it. Facebook: BCsicilia.

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