(AGR) Chiara Gentile presenta a Brasilia il romanzo “Tempo primo”
Il libro è stato lanciato presso l’Ambasciata d’Italia, con apertura dell’Ambasciatore Alessandro Cortese, dopo le anteprime al Salone del Libro di Torino, Parma, Napoli e Roma.
Di A. Contaldo :: 07 dicembre 2025 18:02
Ambasciatore Alessandro Cortese con la scrittrice Chiara Gentile
(AGR) Brasilia, acclamato il secondo romanzo della scrittrice italiana Chiara Gentile, presentato dall’Ambasciata d’Italia
Dopo il successo della sua opera d'esordio, nelle librerie italiane arriva "Tempo primo", ultimo libro dell'autrice romana che scrive dal Brasile. "Valorizziamo il talento di un'autrice in piena ascesa" dichiara l'Ambasciatore d'Italia a Brasilia.
Lo scorso 4 dicembre l’Ambasciata d'Italia a Brasilia ha presentato il romanzo “Tempo primo” (Efesto Edizioni, 2025) della scrittrice Chiara Gentile — un evento che segna un passo importante nel dialogo culturale tra Italia e Brasile. Ad aprire la serata è stato l’Ambasciatore Alessandro Cortese, che ha voluto sottolineare come “questa iniziativa, valorizzando il talento di un’autrice in piena ascesa, residente da anni nel Paese, confermi l’impegno dell’Ambasciata nella promozione della lingua e della letteratura italiana in Brasile”.
Chiara Gentile
Dopo il lancio italiano al prestigioso Salone del Libro di Torino e le presentazioni a Parma, Napoli e in diverse librerie di Roma, “Tempo primo” approda ora a Brasilia segnando il suo debutto ufficiale in Brasile, in attesa dell’annunciata traduzione in portoghese, prevista per il prossimo anno.
Chiara Gentile, nata a Roma nel 1984 e residente a Brasilia dal 2011, ha studiato Lettere e Antropologia presso l’Università La Sapienza. Già autrice di saggi sia in Italia sia in Brasile, Gentile ha ottenuto un riconoscimento letterario nel 2012 grazie a un racconto, “Pane e niente”, premiato da una giuria presieduta dalla scrittrice Dacia Maraini. Il suo esordio nella narrativa con il romanzo “Sassi” (Tarka, 2022) ha già mostrato una sensibilità e qualità di scrittura profonde.
Con “Tempo primo”, Gentile conferma la sua crescita come narratrice, riuscendo a intrecciare introspezione psicologica, memoria, musica e identità in un racconto che parla di rinascita interiore.
libro cover
L’autrice dà vita alla figura di Eloisa Molnar Budai, professoressa universitaria di letteratura la cui vita viene sconvolta da un improvviso malore e dalle sue paradossali conseguenze. La nuova, difficile condizione che questa è obbligata ad affrontare permette un incontro inatteso e poetico, che risveglia sentori antichi, memorie e passioni sopite.
La narrazione si sviluppa come un mosaico delicato tra passato e presente, portando il lettore in un viaggio che attraversa città come Budapest, Firenze e Roma. In questo percorso emergono temi forti come l’identità, la fragilità, la guerra, la perdita e la speranza — il tutto con la musica del violino a fare da colonna sonora.
libro dedica
Secondo l’autrice, il romanzo esplora la capacità di reinventarsi dopo una cesura: «Le sofferenze più profonde, imponendo un nuovo ritmo e la necessità di rivedere la propria storia, possono aprire la strada a nuove modalità di sentire e dare significato». “Tempo primo” diventa così un ritorno alle origini, un invito a fare silenzio, ascoltare e ripensare se stessi prima di riprendere il cammino.
“Tempo primo” non è soltanto un romanzo, è un’esperienza emotiva che invita alla riflessione sul significato del tempo, della memoria, della resilienza. È il libro per chi cerca una lettura intensa e una storia di amore e cura delicata, intima, capace di far vibrare corde profonde: tra musica e parola, tra dolore e speranza, tra silenzio e rinascita.
