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Accademia Filarmonica Romana: "Il Cantico dei Cantici" in prima assoluta 6 novembre al teatro Argentina

Il capolavoro del Princeps Musicae, omaggio per i 500 anni della nascita, dialoga con la nuova musica di Francesco Leineri, spaziando fra lingue diverse, dal latino all’ebraico, dai mottetti rinascimentali a prime assolute, per uno dei più grandi poemi d’amore di tutti i tempi.

printDi :: 03 novembre 2025 16:58
Ensemble De Labyrintho foto da comunicato stampa

Ensemble De Labyrintho foto da comunicato stampa

(AGR) Idillio drammatico, canto d’amore costantemente teso tra sacro e profano, tra preghiera e carnalità, tra abisso terreno ed elevazione celeste, il Cantico dei Cantici dell’Antico Testamento è da molti considerato il più grande poema d’amore di tutti i tempi, un dialogo tra uno sposo e una sposa, descrivendo la loro ricerca reciproca, l’unione e la crescita del loro amore. Giovanni Pierluigi da Palestrina nel suo Quarto libro dei Mottetti composto nel 1584 sceglie questo testo biblico realizzando una delle versioni più affascinanti della storia della musica occidentale, sperimentando una nuova forma compositiva, a metà strada tra il mottetto sacro e il madrigale profano, caratterizzato da un variegato tessuto sonoro.

Nel concerto inaugurale della stagione da camera dell’Accademia Filarmonica Romana al Teatro Argentina giovedì 6 novembre (ore 21), non sarà solo il doveroso omaggio al Princeps Musicae nell’anno del suo cinquecentenario della nascita. Il nuovo progetto guarda al presente coinvolgendo Francesco Leineri, cui la Filarmonica ha commissionato nuovi brani che si ascolteranno in prima assoluta intrecciandosi e ispirandosi ai mottetti di Palestrina.

 
Una nuova, inedita combinazione, che vedrà sul palco l’Ensemble De labyrintho formazione nata nel 2001 e divenuta in breve tra i gruppi vocali di riferimento nel repertorio rinascimentale, diretta dal suo fondatore Walter Testolin, il fisarmonicista Samuele Telari, la violoncellista Elide Sulsenti e lo stesso Leineri alle percussioni e live electronics.

Classe 1990, musicista incline al multidisciplinare, Francesco Leineri ha sviluppato un linguaggio fortemente connesso alla narrazione di storie, attingendo a forme musicali tradizionali poi rinnovate nell’eterogeneità della performance tout court. La sua ricerca è accolta in spazi teatrali e sale da concerto, come in luoghi urbani non convenzionali. Trasversali le sue collaborazioni, dal repertorio di musica contemporanea al debutto con RomaEuropa Festival nel 2021 (con 12 motivi concerto con video e installazioni di cui è solista), fino alla musica leggera e al pop.

Sul suo nuovo lavoro, Leineri racconta: “Nella mia partitura la musica di Palestrina emerge come una reminiscenza, come il ricordo di un valore antico, e il testo della Vulgata è adattato e ancor più universalizzato. Ho dipinto una figura androgina che fosse sia Amante che Amata, una passione conturbante che attraversasse indistintamente i generi, come il sangue che unisce la nascita e la morte di ciascuno di noi. Ho utilizzato sei lingue diverse (il greco antico, l’ebraico, l’inglese, il francese, l’italiano e lo spagnolo) per restituire l’inesprimibile e incomprensibile che governa ogni pulsione erotica (…). Il corpo plein de portes, punto di partenza e di arrivo delle nostre vite, il corpo che incatena, corteggia, che è attraversato, venerato nella sua vulnerabilità e che poi finisce, quello è il vero protagonista di questo mio Cantico”. I testi sono originali del compositore o liberamente rielaborati dalla Bibbia ebraica, Saffo, Guillaume Apollinaire e Juan de la Cruz.

“In questo nuovo progetto – prosegue Walter Testolin – gli strumenti e la parte vocale dialogano con grande affinità: il violoncello ha una naturale vocalità; la fisarmonica condivide l’“aria” del suono, il pneuma; le percussioni rimandano alla pulsazione, fondamento implicito della prassi rinascimentale, mentre l’elettronica non sovrasta ma incornicia. La nostra scelta, dichiarata e condivisa, non è di ‘accostare due opere’, ma di farle maturare l’una dentro l’altra: la parte di Francesco Leineri germina dalle note di Palestrina, modificandone il tempo e le prospettive, e produce un risultato coerente, più che giustapposto”.

TEATRO ARGENTINA

giovedì 6 novembre 2025 | ore 21
CANTICO DEI CANTICI

Inaugurazione stagione da camera al Teatro Argentina 2025/26

Ensemble De labyrintho

Nadia Caristi, Arianna Miceli, Giorgia Bruno, Laura Fabris cantus – quintus

Sara Tommasini, Matteo Pigato altus

Leonardo Malara, Andrés Montilla-Acurero tenor

Luigi Tinto, Giacomo Schiavo quintus

Guglielmo Buonsanti, Marco Saccardin bassus

Walter Testolin direttore

Francesco Leineri percussioni e live electronics
Samuele Telari fisarmonica

Elide Sulsenti violoncello

Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594)

Francesco Leineri (1990)

Cantico dei Cantici (1584-2025)

1 Osculetur me (Palestrina)

2 Trahe me post te | מָשְׁכֵ֖נִי (Leineri)

3 Nigra sum (Palestrina)

4 Vineam meam non custodivi (Palestrina)

5 If you don’t know who you are (Leineri)

6 Pulchrae sunt genae tuae (Palestrina)

7 Fasciculus myrrhae (Palestrina)

8 Mon aimé / Mon aimée (Leineri)

9 Tota pulchra es (Palestrina)

10 Vulnerasti cor meum (Palestrina)

11 Como se aman ciertas cosas oscuras (Leineri)

12 ὤς με φώνησ᾽ οὐδ᾽ ἒν ἔτ᾽ εἴκει (Leineri)

13 La tua sinistra sotto la mia testa (Leineri)

14 A voice / My Love / Behold / It comes (Leineri)

15 Surge, propera (Palestrina)

16 Surge amica mea (Palestrina)

17 Lo cerco e non lo trovo (Leineri)

18 Adiuro vos (Palestrina)

19 Pulchra es (Palestrina)

20 Ton corps est plein de portes (Leineri)

21 Amor descendit in hortum (Leineri)

22 Descendi in hortum nucum (Palestrina)

23 Quam pulchri sunt (Palestrina)

24 Quam pulchra es (Palestrina)

25 Ubera tua | עֳפָרִים תָּאֳמֵי צְבִיָּה (Leineri)

26 Veni dilecte mi (Palestrina + Leineri)

* I brani di Francesco Leineri sono in prima esecuzione assoluta e sono commissione dell’Accademia Filarmonica Romana

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