Accademia Filarmonica Romana, 2024 si apre con "Cenerentola"
Dal prossimo 18 gennaio I quartetti per archi di Šostakovič con il Quartetto Prometeo all’Argentina e il balletto Cenerentola di Roma City Ballet Company, coreografia di Luciano Cannito al Teatro Olimpico, saranno l’apertura del nuovo anno all’Accademia Filarmonica Romana.
Cenerentola foto da comunicato stampa
(AGR) I quartetti per archi di Šostakovič con il Quartetto Prometeo all’Argentina e il balletto Cenerentola di Roma City Ballet Company con la coreografia di Luciano Cannito al Teatro Olimpico, segnano l’apertura del nuovo anno all’Accademia Filarmonica Romana.In programma fino a maggio 2024, la stagione prosegue con i concerti di musica da camera e solisti internazionali al Teatro Argentina,la danza al Teatro Olimpico (“Open” di Ezralow e Stomp), le rassegne in Sala Casella
Prosegue nelle sue sedi principali del Teatro Argentina, Teatro Olimpico e Sala Casella la programmazione dell’anno nuovo dell’Accademia Filarmonica Romana per la stagione 2023-24 firmata dal direttore artistico Enrico Dindo. Il Teatro Argentina scandisce la programmazione della musica da camera e i concerti di artisti internazionali, il Teatro Olimpico accoglie la danza e le produzioni di spettacoli, infine la più raccolta Sala Casella si conferma spazio ideale per progetti, incontri, in un rapporto più ravvicinato fra pubblico e interpreti.
I CONCERTI AL TEATRO ARGENTINA
Fra repertorio classico, la musica del XX secolo, il barocco, con quartetti, trii, ensemble e solisti di caratura internazionale, molti al loro debutto per l’istituzione romana, il 2024 al Teatro Argentina presenta un variegato ventaglio di ascolto che spazia nella storia della musica occidentale degli ultimi cinque secoli con sette concerti fra gennaio e maggio il giovedì alle ore 21.
Come per le ultime due stagioni, anche il 2024 si apre all’insegna dei Quartetti per archi di Dmitrij Šostakovič, per il progetto che vede il Quartetto Prometeo eseguire l’integrale dei Quartetti per archi del compositore russo. Dopo i primi dieci quartetti, il 18 gennaio e il 9 maggio prossimi si completa il ciclo con gli ultimi cinque lavori, dal n. 11 op. 122 al n. 15 op. 144. Un viaggio affascinante nel cuore del Novecento, in cui l’esperienza personale di Šostakovič si intreccia a una scrittura compositiva tesa verso i nuovi linguaggi del XX secolo.
Instancabile artista, scrittore, Steven Isserlis è soprattutto uno dei violoncellisti più celebri di oggi, acclamato da pubblico e critica. Fa il suo debutto alla Filarmonica il 7 marzo insieme alla pianista Connie Shih, in un programma che si apre con l’omaggio a Ferruccio Busoni a cento anni della morte con il raro ascolto di “Kultaselle” dieci brevi variazioni su un canto popolare finnico e prosegue con due Sonate per violoncello e pianoforte di Fauré e Rachmaninoff.
Altro omaggio a Ferruccio Busoni sarà con il duo, tutto italiano, formato dal violinista Massimo Quarta e dal pianista Alessandro Marangoni (14 marzo), in comune la passione per la musica da camera e una consolidata carriera internazionale. Il ricordo di Busoni sarà con la sua Seconda Sonata per violino e pianoforte op. 36, e prosegue con due brani di Čajkovskij e la virtuosistica Carmen Fantasie di Franz Waxman.
Insignito nel 2023 del Premio Abbiati come miglior solista, la Filarmonica è lieta di accogliere nella sua stagione Alexander Gadjiev (11 aprile) pianista che si sta velocemente affermando nel panorama internazionale. Premio Venezia e BBC New Generation Artist, il suo nome sale alla ribalda nel 2021 con il secondo premio e del premio speciale Krystian Zimerman “per la miglior esecuzione di una Sonata” al XVIII Concorso Chopin di Varsavia e il Primo Premio al Concorso Internazionale di Sydney. Il debutto alla Filarmonica è all’insegna di Franck, Chopin (autore particolarmente amato da Gadjiev) e Musorgskij.
A debuttare alla Filarmonica è anche uno dei migliori musicisti ungheresi di oggi, László Fenyö (25 aprile) che insieme alla pianista russa Julia Okruashvili, si presenta con il suo prezioso violoncello del 1695 realizzato dal liutaio Matteo Goffriller e offre al pubblico un programma dedicato ai grandi compositori ungheresi, da Bartók a Liszt, da Kodály fino a Ernő Dohnányi, fra ritmi, melodie, e canti popolari dell’est.
Internazionalmente apprezzato quale complesso di riferimento per l’esecuzione del repertorio antico su strumenti storici, I Barocchisti guidati da oltre vent’anni da Diego Fasolis, chiudono il 16 maggio la stagione all’Argentina con un programma barocco per eccellenza (Händel, Bach, Vivaldi ma anche i più rari Veracini e Lanzetti) fra rigore stilistico e virtuosismo.
LA DANZA E GLI SPETTACOLI AL TEATRO OLIMPICO
L’anno nuovo si apre il 19 gennaio (in scena fino al 21) con Cenerentola di Roma City Ballet Company formazione nata di recente, e che ad oggi si è conquistata già un posto di rilievo nel panorama nazionale. Il regista e coreografo Luciano Cannito, avvalendosi dei costumi di Giusi Giustino e delle scene di Michele Della Cioppa, arricchisce la storia di un pizzico di follia, comicità e divertimento senza tralasciare la spettacolarità. “I grandi titoli di balletto classico affascinano e stimolano l’immaginazione, ci riportano a mondi fatti di magia, di sogno, di fantasia – racconta Cannito –. Il balletto della storia universale di Cenerentola aggiunge al fantastico del racconto attraverso le immagini e la grande danza, il fantastico del desiderato da tutti: realizzare i nostri sogni nei momenti più bui della nostra vita e soprattutto realizzarli quando non ce lo aspettavamo più”. Protagonisti le star internazionali Iana Salenko e Dinu Tamazlacaru étoile del Teatro dell’Opera di Berlino.
Torna con una nuova tournée italiana Open, lo spettacolo diretto e coreografato da Daniel Ezralow dal 27 febbraio al 3 marzo. Brevi quadri fulminanti, ironici, spiazzanti, divertenti, realizzati con l’uso magistrale di luci, costumi e videoproiezioni, in cui la musica classica si mescola alla danza contemporanea. Una multimedialità ricca che si intreccia con i corpi e costruisce brevi e sofisticate storie che esaltano la cifra stilistica del coreografo americano. Un inno gioioso alla vita e a tutto ciò che essa porta inevitabilmente con sé, gioia, amore, rabbia, dolore, e in cui i danzatori coniugano linguaggio neoclassico e modern dance. La tournée si caratterizza per un cast totalmente rinnovato, in cui Ezralow si affida a giovani e talentuosi ballerini provenienti dalla factory di talenti di Amici di Maria De Filippi. Artisti che il pubblico italiano ha già amato e applaudito come Klaudia Pepa, Samuelino Antinelli, Claudia Bentrovato, Miguel Chavez, Mimmina Ciccarelli, Rosa Di Grazia e Christian Stefanelli.
Una serata di canzoni romane con Nicola Piovani, ideatore dello spettacolo, per l’occasione anche pianista e direttore, per Semo o nun semo (dal 12 al 17 marzo) che vede il premio Oscar affiancato dai cantanti Donatella Pandimiglio, Pino Ingrosso, Carlotta Proietti, l’attore Massimo Wertmüller e i musicisti dell’Ensemble Aracoeli. Una sorta di drammaturgia a base di canzoni romane, come un canzoniere della Vecchia Roma – quella di Ettore Petrolini, Romolo Balzani, Aldo Fabrizi – dove si ritrovano anche citazioni di Petrolini e Trovajoli, e tanti stornelli.
Irresistibile e travolgente, STOMP, la celebre compagnia britannica diventata ormai un fenomeno globale, chiude la stagione al Teatro Olimpico dal 7 al 12 maggio. Un mix contagioso di percussioni, danza, musica, teatro in cui la colonna sonora dello spettacolo si ispira ai mille suoni e rumori della vita quotidiana mentre l’atmosfera è decisamente metropolitana. Otto performers, formidabili ballerini-acrobati-percussionisti, “suonano” oggetti di uso comune: accendini, scatole di fiammiferi, coperchi dei bidoni, scope, pneumatici, lavandini e riempiono il palco con un ritmo esplosivo e incalzante. Lo spettacolo nasce a Brighton nel 1991 da Luke Cresswell e Steve McNicholas e da allora ha girato tutti gli angoli della Terra. Senza trama, personaggi né parole, STOMP mette in scena il suono del nostro tempo, una grande coreografia urbana, traducendo in spettacolo i rumori e le sonorità della civiltà contemporanea.
INCONTRI, PROGETTI, CONCERTI IN SALA CASELLA
Con la media partnership di Rai Radio3 prende il via la terza edizione del Violoncello svelato, quattro appuntamenti (il venerdì alle ore 20 dal 16 febbraio) dedicati al repertorio meno noto e di più raro ascolto per violoncello e pianoforte, in cui si “sveleranno” brani rimasti nascosti, segreti, magari solo dimenticati per molto tempo, accanto ai quali saranno accostati pezzi del repertorio tradizionale. Con la conduzione di Andrea Penna, i concerti saranno affidati a quattro giovani violoncellisti di grande talento e di brillante personalità – Chiara Kaufman, Stefano Bruno, Ludovica Rana e Niccolo Citrani – accompagnati da altrettanti validi pianisti – Valentina Kaufman, Giulia Loperfido, Maddalena Giacopuzzi e Simone Rugani.
Nuovo il progetto BIS! Ascoltiamo due volte quattro incontri la domenica pomeriggio dal 14 aprile con l’intento di offrire al pubblico un ascolto più consapevole. A eseguire i brani ci sarà il direttore artistico della Filarmonica Romana Enrico Dindo, che è anche noto violoncellista, insieme alla pianista Monica Cattarossi. Il pubblico avrà occasione di ascoltare due volte uno stesso brano del repertorio più noto per violoncello e pianoforte intervallato da un momento di dialogo con i musicisti e un’interazione con gli ascoltatori, moderato dal musicologo Valerio Sebastiani. Sarà così l’occasione per mettere in rilievo aspetti musicali, strutturali e interpretativi e altre curiosità e confrontare il primo ascolto con il più consapevole secondo.
Arriva alla VIII edizione Assoli, la rassegna dedicata alla nuova musica per strumento solo, interpreti giovani talenti in dialogo con altrettanti giovani ed emergenti compositori. Sei concerti dal 24 maggio (due a giornata) in cui verrà approfondita la scrittura contemporanea per singolo strumento, mettendo a confronto prime esecuzioni assolute o italiane con brani del tardo Ottocento e Novecento entrati stabilmente in repertorio. Gli “assoli” di questa edizione sono di violino (Giacomo Del Papa), violoncello (Silvia Gira), flauto (Emanuele Orsini), il pianoforte (Margherita Coraggio) la viola (Camila Sánchez) e per la prima volta l’arpa (Giulia Bigioni).
In collaborazione con l’Associazione Fabrica proseguono inoltre gli incontri di Fabrica, Musica e Letteratura, in questa stagione dedicati al tema “MATERiae. Per lo spazio nel tempo”. Due serate di suoni e parole, letteratura antica e moderna e melodie che tessono un fil rouge tra Medioevo e gli Anni Cinquanta, tra la terra e il mare, tra la forma e la materia, sono in programma il 27 gennaio e il 2 marzo. La programmazione della Sala Casella si completa con i tre concerti dei giovani interpreti premiati dalla Società Umanitaria.
LA FORMAZIONE
Al pubblico più giovane la Filarmonica riserva anche per il prossimo anno una serie di iniziative mirate a un apprendimento della musica più consapevole e allo stesso tempo divertente. A partire dai più piccoli dai 0 ai 3 anni con i concerti di Allegro capriccioso e la voce di Nora Iosia e un ensemble strumentale che eseguirà un repertorio vario per i giovanissimi ascoltatori: musica classica, contemporanea, jazz, celtica, barocca, popolare, etnica, rock e pop, e gli incontri Bimbi in musica, sempre per bimbi da 0 a 3 anni accompagnati dai genitori, che offrono la possibilità di comprendere e acquisire con naturalezza il linguaggio musicale.
Si rinnova la collaborazione con AsLiCo per il progetto Opera Education riservato ai ragazzi dai 6 ai 15 anni (Opera Domani) e ai giovanissimi dai 3 anni (Opera Kids) con percorsi mirati, delineati durante l’arco scolastico, che sfociano nello spettacolo partecipativo a conclusione del progetto. In questa stagione sarà Turandot. Cuore di ghiaccio, per la drammaturgia musicale di Anna Pedrazzini, regia e drammaturgia di Massimiliano Burini (il 27 e 28 febbraio, in Sala Casella per Opera Kids) e Turandot. Enigma al museo dalla celebre opera pucciniana (Teatro Olimpico, 20, 21 maggio), per la regia di Andrea Bernard; Sieva Borzak dirige l’Orchestra 1813, voci soliste i cantanti vincitori e finalisti delle ultime edizioni del Concorso AsLiCo.
La Sala Casella accoglierà del Premio Valentino Bucchi le fasi finali del Concorso internazionale di interpretazione della musica contemporanea (9 marzo).
Infine le attività nelle scuole, con i concerti di alcuni giovani musicisti impegnati a far conoscere da vicino, in un rapporto più diretto con i ragazzi, la musica e gli strumenti, e le introduzioni all’ascolto per preparare gli studenti a una partecipazione più consapevole dei concerti in programma al Teatro Argentina.