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X Municipio, la rivolta delle opposizioni

print09 maggio 2019 17:22
X Municipio, la rivolta delle opposizioni
Il rinvio del Consiglio municipale previsto tutti i giovedì mattina e già convocato ha scatenato la “rivolta” delle opposizioni che prima hanno tentato un’occupazione pacifica dell’aula consiliare del Municipio X per protestare contro una decisione unilaterale della maggioranza, tra l’altro, non concordata nella riunione dei capigruppo. La protesta ha preso tono e vigore quando è stata negata ai consiglieri anche l’aula consiliare per una conferenza stampa. Monica Picca, esponente della Lega nel X Municipio ha attaccato duramente gli uffici capitolini, rei di non seguire quanto, invece, la politica prevede. E’ il caso dell’emergenza abitativa a Nuova Ostia (via Fasan e case Armellini) ed Acilia (via Valle Porcina).

“Ieri abbiamo effettuato una Commissione di Trasparenza e Garanzia in Campidoglio. – ha detto Monica Picca – anche perché volevamo capire bene quale fosse la politica della Larex (contratto scaduto con il comune di Roma) per gli alloggi popolari. Sembra….che gli uffici facciano cose ben diverse da quanto afferma e “promette” la politica ai cittadini. La burocrazia va per conto suo e procede per la sua strada. Fra poco, in questo Municipio, si rischia una “bomba” sociale provocata dalle procedure di sgombero avviate. In particolare, a Valle Porcina ma anche ad Ostia, nelle ex-case Armellini. E tutto questo perché non si vuole concedere agli attuali assegnatari l’opportunità di ripresentare una documentazione che rappresenti la situazione attuale e sostituisca quella presentata a suo tempo ed oggi divenuta obsoleta. Se la politica non riesce a far capire quello che è giusto per la città, è una politica…che deve tornare a casa”.

La Masi (Forza Italia) ha sottolineato: “L’attività politica è praticamente ferma ad aprile. Continuiamo a far protocollare documenti che restano senza risposta. A meno di un mese dall’inizio dell’estate abbiamo chiesto di conoscere il “Pianto antincendio” per la pineta di Castelfusano, ma non abbiamo ancora avuto risposte”. Franco De Donno ha ricordato la questione delle voragini di via Casana: “Era l’occasione per riportare l’attenzione su questo tema. Il mese di maggio, secondo quanto anticipato nel dicembre scorso, dovevano iniziare i lavori. Invece ancora non si sono visti gli operai. Poi erano tante le urgenze per la città in attesa di risposta”.

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