X Municipio, l'AMA scopre migliaia di nuove utenze

Non è finita. La cifra di 12 milioni si riferisce solo a due Municipi e quando il porta a porta verrà esportato in tutti gli altri Municipi romani, pur prevedendo una diminuzione in termini percentuali di evasione della Tari, scopriremo, altri 100 mila evasori che faranno lievitare la nuova quota Tari di diversi zeri.
Ma questo numero potrebbe essere moltiplicato proporzionalmente per cinque annualità. Infatti, il pagamento del tributo può essere richiesto direttamente dal Comune con un’ingiunzione fiscale o demandato tramite Equitalia attraverso l’emissione di una cartella di pagamento. Il Comune, infatti, può notificare la richiesta di pagamento della Tari evasa entro la fine del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati (Art. 1, comma 161, L. n. 296 del 27.12.2006).
“In pratica una città come Brescia…. – ha commentato Lorenzo Bagnacani, presidente e AD dell’AMA, il quale non ha escluso, una volta che il piano raccolta fosse andato a regime una possibile riduzione del tributo – è evidente che “se pagano tutti….. (ha detto testualmente) tutti pagano meno”.
Nel X Municipio partiranno già domani gli incontri pubblici con i cittadini per spiegare le nuove modalità della raccolta, ossia: porta a porta, domus ecologiche e cassonetti “intelligenti” e già dal prossimo 20 aprile la sperimentazione avrà inizio all’Axa e poi via via sarà estesa agli altri quartieri. Si prevede che entro l’autunno il servizio sarà coperto in tutti e due i Municipi.
