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Ucraina, in arrivo a Roma 50 rifugiati, portati in salvo dalla carovana "Stop the war now"

Arci Solidarietà, Arcs e AOI, insieme con Roma Capitale, per una nuova accoglienza. E' un esempio di sinergia positiva che è riuscita a garantire protezione e a mettere in salvo donne, bambini e anziani,  molti dei quali anche con gravi disabilità, in fuga dalla città di Dnipro

printDi :: 04 aprile 2022 14:14
Ucraina, in arrivo a Roma 50 rifugiati, portati in salvo dalla carovana Stop the war now

(AGR) Sono attesi a Roma, per il tardo pomeriggio di oggi, i 50 rifugiati portati in salvo dall’Ucraina nell’ambito della carovana di pace italiana “Stop the war now”.

L’iniziativa, promossa da Arci Solidarietà, Arcs e AOI in collaborazione con Roma Capitale, è un esempio di sinergia positiva che è riuscita a garantire protezione e a mettere in salvo donne, bambini e anziani,  molti dei quali anche con gravi disabilità, in fuga dalla città di Dnipro, ai confini col Donbass e tra le zone più colpite del conflitto. Dopo la segnalazione, da parte della Caritas locale, della presenza di un elevato numero di persone fragili intenzionate a raggiungere il nostro paese, si è attivata una generosa gara di solidarietà anche grazie al supporto di don Giuseppe Satriano, arcivescovo della diocesi di Bari presente a Leopoli con la carovana.

“Con il sostegno del Forum del Terzo settore nazionale, grazie a una campagna di raccolta fondi promossa dalla consigliera regionale Marta Bonafoni e con il prezioso contributo di privati cittadini, si è potuto allestire un canale di protezione per tutte persone in fuga. Un modello di collaborazione positiva tra associazioni, privati cittadini e istituzioni”, racconta Mariangela De Blasi di Arci Solidarietà

“In stretta collaborazione con la Protezione Civile e la Regione Lazio - spiega l’assessora alle Politiche Sociali di Roma Capitale Barbara Funari - abbiamo seguito fin dall’inizio questo viaggio per garantire e individuare una soluzione di accoglienza adatta a ciascuno di questi complessi casi, molti con gravi disabilità”.

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