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Tribunale di Ostia: anche il Comune ricorre al TAR per impedirne la chiusura

print08 maggio 2013 11:22
Tribunale di Ostia: anche il Comune ricorre al TAR per impedirne la chiusura
(AGR) Anche il Sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, si costituirà per il Comune al TAR del Lazio per scongiurare la chiusura del Tribunale di Ostia, sede distaccata del foro romano, disposta dal decreto legislativo n. 155 del 7 settembre 2012 e autorizzata in anticipo dal Tribunale di Roma. Infatti il Presidente del Tribunale di Roma, Bresciano, aveva emanato un provvedimento con il quale anticipava al due maggio gli effetti della soppressione degli uffici giudiziari lidensi, previsti per legge per il 13 settembre prossimo. In sostanza sin da questo mese non si sarebbero potute più iscrivere procedimenti immobiliari e mobiliari in via dei Fabbri Navali e tutti i procedimenti in corso relativi a tali materie sarebbero dovuti essere trasferiti a Viale Giulio Cesare.

L'efficacia di tale provvedimento è stata però sottoposta al vincolante parere unanime del Consiglio Giudiziario, la cui seduta per delibera in merito, rinviata a data da destinarsi, si sarebbe dovuta tenere oggi. A seguito di tale provvedimento, che costituirebbe un primo importante blocco dell'attività giudiziaria sul lido di Roma, è stato proposto ricorso al TAR da parte dell'Associazione Colleganza Forense, dall'AFOL Ostia, rispettivamente presieduta dall'avvocato Maurizio Neri, e dall'avvocato Massimiliano Giandotti, da singoli, avvocati, consulenti tecnici, personale del tribunale e semplici cittadini.

A tale folta schiera di ricorrenti, si aggiunto anche il Comune di Roma Capitale che, con la delibera della Giunta, è stato autirizzato a costituirsi innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. “In Giunta abbiamo ribadito quello che sosteniamo da tempo e per il quale abbiamo più volte informato il Ministero competente – spiega Davide Bordoni, assessore alle Attività Produttive con delega al Litorale -; Roma Capitale ritiene che la soppressione degli uffici di Ostia comporti ricadute negative sul territorio romano, sia perché i circa trecentomila abitanti del Municipio X verranno privati di uffici di cui hanno sempre beneficiato e che si sono rivelati sempre efficienti, sia perché la mole dei relativi affari comporterà l’ulteriore aggravio delle incombenze pendenti sul Tribunale e sugli uffici del giudice di pace di Roma. Gli Ufficiali Giudiziari della sezione distaccata di Ostia, annualmente, eseguono oltre 6.000 esecuzioni (tra pignoramenti mobiliari, immobiliari e presso terzi, sequestri) e oltre 40.000 notifiche di atti civili e penali; presso la Sezione di Ostia si trattano inoltre affari di grandissima rilevanza sociale come le amministrazioni di sostegno e moltissimi procedimenti di convalida degli arresti con applicazione di misure cautelari”.

"Il due e tre luglio 2013 la Corte Costituzionale si pronuncerà sulla legittimità delle soppressioni indicate dal decreto legislativo per tutta l’Italia – illustra ancora Bordoni – quindi ci sembra fuori luogo anticipare una chiusura che sarà posta in discussione tra pochi mesi. Per questo, ricorreremo al Tribunale Amministrativo dinanzi al quale l’Avvocatura capitolina farà valere le posizioni di Roma Capitale indirizzate alla conservazione della sede distaccata di Ostia”. Non ci resta che attendere speranzosi l'esito del giudizio da parte della Consulta.

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