Tre nuove aule alla Mozart
08 marzo 2010 21:02
“Vorrei ricordare a chi fa di inutili polemiche le basi della propria campagna elettorale- ha spiegato Pierfrancesco Marchesi, Presidente Commissione Lavori Pubblici XIII Municipio- che all’inizio di quest’ anno scolastico avevamo consegnato tre dei sei locali da realizzare, mentre l’altra metà dovrà essere messa a disposizione dell’istituto entro marzo. Con il nostro intervento - ha continuato Marchesi - abbiamo trovato una sistemazione ad un centinaio di bambini e grazie al nostro impegno con la collaborazione della Dirigente Scolastica dell’istituto abbiamo scongiurato quella che si prospettava come una vera e propria emergenza aule. Non vorrei dimenticare- ha concluso Marchesi- che grazie al lavoro dell’Assessorato ai Lavori Pubblici proprio in questa come in altre scuole del territorio è in azione continua la macchina degli interventi della manutenzione ordinaria, e nel periodo compreso tra aprile 2008 e marzo 2010, sono state risolti numerosi problemi di edilizia scolastica”.
“Tra questi- ha aggiunto Amerigo Olive, Assessore Lavori Pubblici XIII Municipio- l’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua, la sistemazione dell’impianto di alimentazione elettrica nella sala multimediale e nei locali della segreteria, la pulizia delle terrazze, dei bocchettoni e dei discendenti della scuola, la sistemazione dei bagni e dei lavandini, la tinteggiatura dei locali adibiti a servizi igienici. Nel merito della tempistica di consegna di queste rimanenti tre aule- ha concluso Olive- confermo che tutto procede secondo i tempi stabiliti e che le aule saranno consegnate come da crono-programma, salvo il ritardo di qualche giorno in caso di imprevisto dovuto al maltempo che non potrebbe permettere agli operai di lavorare”
.“E’ vero - ha fatto sapere Giacomo Vizzani, Presidente XIII Municipio - la consegna delle prime tre aule era prevista per l’inizio dell’anno scolastico 2009/2010 ed in realtà c’è stata con sette giorni di ritardo, chiedendo scusa anche per questo. Se tutte le opere pubbliche fossero consegnate con pochi giorni di ritardo le cose andrebbero meglio. In altri tempi e con altre amministrazioni, i progetti venivano immaginati e raccontati equasi mai realizzati. Al contrario, noi siamo usi a parlare poco e a realizzare molto”.
