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Trastevere, lite tra cartomanti, 54enne finisce in manette per atti persecutori verso la rivale

Carabinieri impegnati nei controlli della movida sono intervenuti per una lite animata tra due donne. Una donna di 61 anni di professione cartomante, aveva denunciato di aver subito da parte della 54enne, intimidazioni e violenze fisiche, allo scopo di non permettere di svolgere la stessa attività

printDi :: 29 novembre 2023 14:12
Carabinieri controlli durante la movida

Carabinieri controlli durante la movida

(AGR) I Carabinieri della Stazione di Roma Trastevere hanno eseguito un’ordinanza che dispone la misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Roma, nei confronti di una 54enne romana, gravemente indiziata del reato di atti persecutori.

I gravi indizi di colpevolezza raccolti a carico dell’indagata, risalgono già alla data del 19 novembre scorso, quando i Carabinieri impegnati nei controlli della movida trasteverina sono intervenuti, in piazza Sant’Egidio per una lite animata tra due donne, poiché una donna di 61 anni di professione cartomante, aveva denunciato di aver subito da parte della 54enne, intimidazioni e violenze fisiche, allo scopo di non permettere di svolgere la stessa attività di cartomante alla vittima, nella citata piazza. Ragion per cui, alla 54enne i Carabinieri notificarono un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa, emessa dal Tribunale di Roma.

 
Per questo motivo, in ordine alle reiterate inosservanze della misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, per cui la donna era sottoposta, per il reato di atti persecutori, hanno portato, previa richiesta della Procura della Repubblica, all’emissione da parte del G.I.P. del Tribunale di Roma, alla misura cautelare in carcere.

I Carabinieri, sono dunque riusciti a rintracciare la 54enne, e le hanno notificato il provvedimento cautelare, e successivamente la donna è stata condotta presso il carcere femminile di Roma Rebibbia, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagato è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva.

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