Toscana, come riconoscere le competenze dei volontari

Dalla capacità di gestire una relazione di aiuto al saper lavorare in gruppo, dal saper progettare un servizio o redigere un bilancio al conoscere le tecniche di pronto intervento: tante e diverse sono, secondo le linee guida europee per il riconoscimento delle competenze non formali, le competenze che i volontari acquisiscono svolgendo la propria attività all’interno di un’associazione, competenze che possono essere valutate e riconosciute ai fini curriculari.
Il servizio Ricov rappresenta un’importante opportunità sia per volontari che per le associazioni perché valorizza l’azione volontaria e le risorse umane delle organizzazioni. Il percorso messo a punto da Cesvot prevede tre step: la valutazione puntuale delle attività svolte dal volontario all’interno di un’associazione, a prescindere dalla dimensione o dal settore di intervento, il riconoscimento delle competenze acquisite, secondo quanto previsto dalle linee guida europee, e quindi il rilascio di un’attestazione che il volontario potrà allegare al proprio curriculum europeo. Per accedere al servizio i volontari devono essere candidati dalle associazioni attraverso la compilazione di un modulo online e quindi sottoporsi ad un colloquio con un esperto e un referente Cesvot. Al termine del percorso di valutazione il volontario riceverà l’attestazione delle competenze conseguite.