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Roma, si aggrava la posizione di un arrestato dello scorso febbraio, avrebbe avuto un ruolo di primo piano nel traffico internazionale di droga

I Carabinieri gli hanno notificato in carcere una nuova ordinanza di custodia cautelare per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso

printDi :: 10 ottobre 2022 11:49
Carabinieri operazione antidrogsa febbraio scorso

Carabinieri operazione antidrogsa febbraio scorso

(AGR) Dagli approfondimenti investigativi svolti a seguito dell’operazione eseguita lo scorso mese di febbraio, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno notificato una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Roma – Sezione G.I.P., su richiesta della D.D.A. della locale Procura della Repubblica, nei confronti di uno degli indagati, già ristretto nel carcere di Viterbo per effetto della originaria attività di indagine.

Si tratta di un romano di 58 anni, gravemente indiziato di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso.

 
L’uomo, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di via In Selci, avrebbe avuto, nell’ambito dell’organizzazione smantellata a febbraio scorso, un ruolo di primo piano in ordine alla pianificazione della catena logistica che doveva gestire le ingenti importazioni di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver agito al fine di agevolare l’attività del sodalizio ‘ndranghetistico.

Con quella operazione, eseguita su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma eseguirono misure cautelari nei confronti di 65 persone, talune delle quali gravemente indiziate di far parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso, un'articolazione operante in particolare sul territorio dei comuni di Anzio e Nettuno  che si ipotizza avesse assunto il controllo del territorio nel litorale a sud di Roma, riuscendo ad infiltrarsi nelle pubbliche amministrazioni e gestendo operazioni di narcotraffico internazionale.Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari per cui l’indagato è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva.

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