Roma, operazione lampo della Polizia dal Quarticciolo a via Casilina, 7 arresti
L’area del Quarticciolo e dei quartieri Prenestino e Casilino restano al centro di una quotidiana attività di controllo del territorio, da parte dei Carabinieri che punta a contrastare la microcriminalità e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

(AGR) Si susseguono a raffica le operazioni lampo della Polizia di Stato nella periferia est della Capitale. Sono sette le persone finite in manette, solo nelle ultime ore, tra droga, furti e degrado diffuso. L’area del Quarticciolo e dei quartieri Prenestino e Casilino restano al centro di una quotidiana attività di controllo del territorio, che punta a contrastare la microcriminalità e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Il primo arresto è scattato tra i vicoli del Quarticciolo, in Via Molfetta, dove i Falchi della Squadra Mobile hanno notato un giovane muoversi con sospetto tra le auto in sosta. Appena il tempo di un rapido scambio di mani, e la scena è finita sotto gli occhi degli investigatori: un giovane di origini tunisine viene fermato dagli agenti con una scatolina magnetica contenente 9 dosi di cocaina e hashish, pronte per la vendita al dettaglio.
Nel pomeriggio, entra in scena lo stesso copione: ancora Quarticciolo, ancora droga. Nel giro di pochi minuti, i Falchi sorprendono un giovane pusher tunisino, già conosciuto per precedenti specifici, dopo aver venduto 5 dosi di cocaina in cambio di 100 euro. Altri 16 involucri, già pronti per essere ceduti, vengono stanati da alcuni cespugli poco distanti. Per il diciannovenne, scatta l’arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Dopo poco, la stessa scena si sposta di qualche chilometro, in via Prenestina, dove un tentato furto in un supermercato degenera in aggressione. Un ventisettenne rumeno, cerca di guadagnarsi l’uscita di emergenza senza pagare una bottiglia di vino e un barattolo di miele. Fermato dal direttore, reagisce con calci e spintoni, ma l’intervento tempestivo degli agenti rovina il piano. È ora gravemente indiziato del reato di furto.Nel frattempo, di nuovo al Quarticciolo, scatta l’arresto di un altro pusher. È una pattuglia delle Volanti ad intercettare un trentaseienne rumeno, in evidente stato di agitazione. Sottoposto a controllo, viene trovato in possesso di dieci dosi tra crack e cocaina e 70 euro in contanti, presumibile provento della sua attività di spaccio.La serie di arresti si chiude nei centri commerciali.
In uno di questi, un ragazzo originario dal Gambia viene sorpreso dopo aver rubato abbigliamento per un valore di circa 300 euro. Scoperto da una commessa, tenta la fuga, ma viene inseguito e bloccato grazie all’intervento prima dei commercianti e poi agenti del Commissariato di P.S. Porta Maggiore, che segnano la dirittura d’arrivo della sua corsa.
Il bilancio si conclude in via Casilina, dove un uomo di origini peruviane viene sorpreso a rubare due giubbotti del valore complessivo di circa 140 euro. Fermato dall’addetto alla vigilanza, reagisce con spintoni e schiaffi nel tentativo di scappare, ma i poliziotti intervenuti sul posto interrompono la sua fuga e scattata l’arresto.
Le operazioni lampo della Polizia di Stato sono parte di una strategia della Questura di Roma, condivisa in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, improntata ad una sfida quotidiana ferma nell’obiettivo di intervenire incisivamente sui fenomeni di criminalità diffusa e degrado che imperversano nelle periferie.
Ferma restando la convalida degli arresti da parte dell’Autorità Giudiziaria, si precisa che, in considerazione dello stato del procedimento, per gli indagati vige il principio di presunzione di innocenza fino ad un accertamento definitivo con sentenza irrevocabile di condanna.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
















