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Roma, non si ferma all'alt dei Carabinieri, inseguito finisce la corsa contro i tavolini esterni di un locale, arrestato

Nella fuga a forte velocità, il conducente ha effettuato pericolose manovre fino a terminare la corsa contro i tavoli esterni di un locale dove, per fortuna, non c’era nessuno seduto. L'uomo era sottoposto al divieto di dimora a Roma e senza patente perché mai conseguita

printDi :: 09 ottobre 2025 15:06
Carabinieri l'auto inseguita e finita sui tavolini di un locale

Carabinieri l'auto inseguita e finita sui tavolini di un locale

(AGR) Ieri pomeriggio, nel quartiere San Lorenzo, un uomo a bordo di una smart non si è fermato all’alt imposto da una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante, dandosi alla fuga. Durante la corsa a forte velocità, il conducente ha effettuato pericolose manovre fino a terminare la corsa contro i tavoli esterni di un locale, per fortuna dove non c’era nessuno seduto, altrimenti poteva seriamente fare del male a qualcuno.

Nel tentativo di sottrarsi al controllo ha aggredito i militari utilizzando uno spray urticante, detenuto illegalmente, e gli ha lanciato contro una sedia, ferendoli lievemente. L’uomo ha poi cercato di nascondersi all’interno di un condominio, dove è stato raggiunto e bloccato dagli stessi Carabinieri con il supporto di quelli del Nucleo Radiomobile di Roma.

 
Si tratta di un cittadino tunisino di 32 anni, che probabilmente scappava perché era sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Roma e senza patente perché mai conseguita. Per quanto sopra i Carabinieri lo hanno arrestato in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma per i rilievi tecnico scientifici e personale della Polizia Locale di Roma Capitale per i rilievi del sinistro stradale.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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