Roma, furto con lo jammer....in un taxi, due stranieri in manette
Presi due stranieri mentre avevano appena trafugato uno smartphone da un taxi in sosta. A seguito di perquisizione i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato, oltre al telefono, un dispositivo jammer che, i due uomini avrebbero utilizzato per inibire la chiusura centralizzata dell’autovettura.
Carabinieri lo jammer utilizzato da due ladri
(AGR) I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma San Pietro hanno arrestato un cittadino marocchino di 33anni e un cittadino algerino di 41 anni, entrambi gravemente indiziati del reato di furto aggravato in concorso.
Nello specifico, i Carabinieri hanno notato i due mentre si impossessavano di uno smartphone che era custodito all’interno di un’autovettura ad uso taxi, in sosta in piazza San Marco. Ragion per cui, hanno deciso di bloccarli e sottoporli ad un controllo approfondito. A seguito di perquisizione i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato, oltre al telefono appena asportato, un dispositivo jammer funzionante che, i due uomini avrebbero utilizzato per inibire la chiusura centralizzata dell’autovettura. Quindi, quando l’automobilista, in questo caso il tassista, digitava il tasto del telecomando ed era convinto di avere azionato la chiusura centralizzata, in effetti, il jammer disturbando le frequenze faceva si che le portiere restassero aperte. Lavoro facile per i malintenzionati che potevano entrare nell’abitacolo e agire indisturbati. In questo caso però i due uomini sono stati notati dai Carabinieri che li hanno arrestati e condotti in caserma. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto per entrambi.
La vittima del furto ha sporto regolare denuncia-querela ed è ritornata in possesso del telefono.
Si precisa che i procedimenti versano nella fase delle indagini preliminari per cui gli indagati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale condanna definitiva.