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Roma, furti defibrillatori metro C, arrestato 36enne

I Carabinieri hanno individuato il ladro nei pressi della fermata metro "Torre Maura" mentre si allontanava rapidamente dopo aver appena portato via un apparato salvavita, lo hanno atteso a Termini dove sono riusciti a bloccarlo e arrestarlo. Lr apparecchiature restituite all'Atac

printDi :: 08 agosto 2023 16:05
Carabinieeri furto defibrillatori stazioni metro C

Carabinieeri furto defibrillatori stazioni metro C

(AGR) I Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno arrestato un 36enne romano, senza occupazione e con precedenti, gravemente indiziato del reato di furto aggravato, relativamente alla sottrazione di due defibrillatori dalle teche posizionate nelle fermate della linea metro linea C. L’arresto è frutto di una mirata attività che i Carabinieri hanno intrapreso a seguito di numerose denunce di furti di defibrillatori automatici, del valore ciascuno di circa duemila euro, all'interno di varie fermate della metropolitana linea C da parte dell’azienda Atac. E così i Carabinieri, in poco tempo, dopo un’attenta analisi delle immagini di videosorveglianza interne alla linea, hanno dato un volto alla persona che si vedeva portare via i defibrillatori. Lo scorso pomeriggio, lo hanno individuato nei pressi della fermata metro "Torre Maura" mentre si allontanava rapidamente dopo aver appena portato via un apparato salvavita, lo hanno atteso a Termini dove sono riusciti a bloccarlo e arrestarlo. Oltre al dispositivo appena rubato alla fermata di Torre Maura, l’uomo è stato trovato in possesso anche di un altro defibrillatore risultato rubato, nella mattinata precedente, all’interno della fermata metro C "Finocchio".

Gli apparecchi sono stati restituiti all’azienda Atac che ha presentato formale denuncia querela. Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per il 36enne l’obbligo di dimora nel suo comune di residenza Zagarolo, alle porte di Roma, con obbligo di permanenza in casa in orari stabiliti.

Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagato deve ritenersi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.

Le apparecchiature asportate consentono di intervenire in modo tempestivo e quindi di vitale importanza per le persone colte da attacchi cardiaci. Si tratta, infatti, di strumentazioni semiautomatiche, maneggevoli e pratiche per un rapido intervento che possono salvare vite umane. Nell’ultimo periodo, infatti, probabilmente anche a causa del caldo, sono frequenti gli interventi di soccorso per improvvisi malori come nei due casi in cui i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma sono riusciti a salvare la vita a due uomini, praticando loro manovre di primo soccorso salvavita. Nello specifico ad un uomo accasciatosi in largo Re Ina a Montespaccato lo scorso 4 agosto e ad un uomo colto da malore nei pressi della metro Rebibbia lo scorso 24 luglio. In entrambi i casi, in assenza di battito cardiaco e di respiro, i Carabinieri hanno dato corso a manovre di primo soccorso salvavita BLS sino a quando hanno ripreso le normali funzioni vitali, ancor prima che arrivasse l’ambulanza del 118.  

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