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Roma, fermato per tentato omicidio il feritore del 18enne egiziano, colpito alla gola in piazza dei Mirti

Il giovane fermato, anche lui 18enne di nazionalità egiziana avrebbe colpito al collo la vittima con un coltello a seguito di un diverbio. I Carabinieri hanno sentito testimoni ed attraverso l'analisi delle riprese delle telecamere avrebbero raccolto gravi indizi a carico dell'egiziano

printDi :: 07 settembre 2024 17:23
Carabinieri stazione via Casilina

Carabinieri stazione via Casilina

(AGR)  I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina e quelli della Stazione Roma Centocelle hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto d’iniziativa un 18enne egiziano, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del tentato omicidio di un altro 18enne, connazionale.

La sera di domenica scorsa, la vittima avrebbe avuto un diverbio con uno sconosciuto in piazza dei Mirti, nei pressi della fermata metro “Mirti”, che poi lo avrebbe colpito con un coltello al collo e sarebbe scappato a piedi. A seguito della chiamata di un passante al 112, sul posto erano intervenuti i Carabinieri della Stazione di Roma Centocelle che avevano sequestrato l’arma, rinvenuta poco distante. Trasportato in codice rosso da personale del 118, il ragazzo ferito, con un buco alla gola, fu medicato e trattenuto, per miracolo non in pericolo di vita, presso l’ospedale “Vannini”.

Le immediate indagini avviate dai Carabinieri della Compagnia Roma Casilina hanno permesso - grazie alla denuncia del 18enne, l’escussione di persone informate sui fatti, gli accertamenti alla banca dati e l’analisi delle immagini di videosorveglianza – di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, individuato anche dalla vittima tramite riconoscimento fotografico.

Riusciti a localizzarlo, i Carabinieri lo hanno rintracciato, la scorsa sera, presso la fermata metro “Valle Aurelia” e lo hanno bloccato.L’indagato è stato portato nel carcere di Regina Coeli. Il suo fermo è stato convalidato dal Tribunale di Roma che ha disposto per lui la custodia in carcere.Si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve intendersi innocente fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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