Roma. Eseguito dalla Polizia di Stato un mandato di arresto europeo nei confronti di un 44enne di nazionalità Romena
Indiziato dei reati di tratta di esseri umani, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e associazione per delinquere
(AGR) Gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Roma, grazie alla collaborazione con l’ufficio S.I.Re.N.E. Italia, hanno tratto in arresto un cittadino romeno, di 44 anni, in esecuzione di un mandato di arresto europeo, emesso dalle autorità romene, dovendo espiare la pena della reclusione di 9 anni e 8 mesi per i reati di tratta di esseri umani, favoreggiamento, sfruttamento della prostituzione e associazione per delinquere.
In particolare, l’uomo aveva costituito un sodalizio criminale organizzato con altre persone, che tra il 2011 e il maggio 2016 sono state coinvolte nel reclutamento, nel trasporto, nella fornitura di alloggio e nello sfruttamento sessuale (costringendole a prostituirsi) in Romania e all’estero (Italia), di diverse vittime (adulti e minori) provenienti da famiglie svantaggiate con basso livello di istruzione, povere e vulnerabili.
La persona ricercata ha sfruttato sessualmente, trasportato, trasferito, fornito alloggio e controllato una ragazza minorenne (16 anni all’atto del reclutamento), costringendola a prostituirsi tra il febbraio 2015 e maggio 2016. Tra agosto e ottobre 2015 il soggetto ha reclutato e trasportato una ragazza minorenne (17 anni all’atto del reclutamento) con lo scopo di sfruttarla sessualmente, inducendola a prostituirsi.
Il 44enne, già arrestato nel 2016 in esecuzione di un altro M.A.E., si era sottratto alla consegna facendo perdere le proprie tracce prima che si completasse l'iter previsto. Lo stesso, inoltre, era ricercato in Italia per due ordini di carcerazione ed un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Dopo una meticolosa attività d’indagine con continui scambi informativi con l’unità Fast dell’ufficio S.I.Re.N.E. Italia, nei giorni scorsi, gli agenti sono riusciti ad intercettare una serie di potenziali fonti informative sulle quali poter lavorare, anche con il monitoraggio di alcuni social media utilizzati da persone ritenute vicine al prevenuto, e di seguito a rintracciare il ricercato durante alcuni controlli in strada presso peripatetiche; in quella circostanza, pur identificandosi con un documento falso, è stato tratto in arresto.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.