Roma, detenuto in semilibertà non fa rientro in carcere....fermato due mesi dopo mentre stava rubando un'auto
Il 53enne è stato arrestato in flagranza di reato per i reati di furto aggravato, evasione e possesso di documento falso ed è stato associato in carcere perché la Procura aveva emesso un ordine di esecuzione per il quale l’uomo doveva finire di scontare la pena residua di 5 anni e 10 mesi.


(AGR) Evasione, furto aggravato e possesso di documento falso; 3 reati contestati simultaneamente ad un 53enne sorpreso da una pattuglia della Polizia di Stato all’interno di un’auto che avrebbe tentato di rubare.
La chiamata all’ 112 è arrivata dopo l’una di notte: un cittadino, accortosi di un uomo che stava cercando di aprire la sua auto, è corso in strada trovandolo già all’interno della macchina intento ad armeggiare con alcuni fili elettrici. L’autoradio del commissariato Tuscolano è giunta prontamente insieme alla vittima ed ha fermato il sospetto al quale sono stati anche sequestrati un cacciavite ed una tronchesina.
Al termine degli accertamenti il 53enne è stato arrestato in flagranza di reato per i reati di furto aggravato, evasione e possesso di documento falso ed è stato comunque associato in carcere perché la stessa Procura, dopo i fatti dell’aprile scorso, aveva emesso un ordine di esecuzione per il quale l’uomo doveva essere condotto in un istituto di detenzione per finire di scontare la pena residua di 5 anni e 10 mesi.
L’arresto in flagranza di reato è stato poi convalidato dal Tribunale su richiesta della Procura di Roma.
Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.