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Roma, controlli antiborseggio nell'area del Vaticano, a Magliana posti di blocco ed attività commerciali nel mirino

I poliziotti del Commissariato Borgo, unitamente agli uomini del Distretto Trevi ed a personale delle Volanti hanno effettuato un mirato servizio antiborseggio presso le metro Cipro e Ottaviano. L'attività ha permesso di identificare 127 persone, di cui 81 di nazionalità straniera.

printDi :: 19 luglio 2024 18:03
Polizia controlli staziione Cipro ed Ottaviano

Polizia controlli staziione Cipro ed Ottaviano

(AGR) Dopo i controlli antiborseggio dei giorni scorsi presso le stazioni metro Repubblica, Termini, Barberini e Flaminio, questa volta gli agenti della Polizia di Stato si sono concentrati in zona Vaticano.

I poliziotti del Commissariato Borgo, unitamente agli uomini del I Distretto Trevi Campo Marzio e a personale delle Volanti della Questura di Roma hanno effettuato un mirato servizio antiborseggio presso le metro Cipro e Ottaviano, identificando persone e controllando la presenza di soggetti sospetti.

L'attività ha permesso di identificare 127 persone, di cui 81 di nazionalità straniera. Una persona è stata accompagnata presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Roma per verificare la sua posizione sul territorio nazionale.

I poliziotti del XI Distretto San Paolo, invece, unitamente agli uomini del Reparto Prevenzione Crimine e del Dipartimento di Prevenzione servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione Asl Roma 3, hanno effettuato un servizio straordinario nel quartiere Magliana finalizzato alla prevenzione dei reati. All’esito del servizio sono stati effettuati 6 posti di controllo in via della Magliana e nelle vie limitrofe e sono state controllate 2 attività commerciali. 76 le persone identificate e 46 i veicoli sottoposti a controllo.

Uno degli esercizi controllati presentava precarie condizioni igieniche, con merce posta in vendita scaduta, confezioni aperte e senza alcun rispetto ·delle norme sanitarie di conservazione, motivo per il quale sono stati sequestrati 28 kg di generi alimentari. Alla titolare è stata elevata, inoltre, una sanzione di euro 3000 ed è stata disposta la sospensione dell'attività da parte dell’ Asl; infine, è stata diffidata dal riaprire in assenza del ripristino delle normali condizioni igienico sanitarie.

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