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Pomezia, getta la droga dal balcone durante una perquisizione dei Carabinieri, ai domiciliari 26enne

Nell'abitazione venivano rinvenuti inoltre, una pianta di marijuana dell’altezza di circa 40 cm, materiale utile per il confezionamento, la somma contante di 2.960 euro ritenuta provento dell’illecita attività. L’uomo deteneva illegalmente anche 18 pacchi di fuochi d’artificio del peso di 10 kg

printDi :: 12 luglio 2025 13:21
Pomezia, getta la droga dal balcone durante una perquisizione dei Carabinieri, ai domiciliari 26enne

(AGR) I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un romano di 26 anni, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato dei reati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e detenzione illegale di fuochi d’artificio.

Nel corso di mirati servizi di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione Divino Amore sono intervenuti  presso l’abitazione del giovane, il quale alla vista dei militari, ha cercato di disfarsi della sostanza stupefacente lanciando dal balcone 17 involucri contenenti complessivamente, 3 gr. di cocaina e 3 di crack.

 
Estesa la perquisizione all’abitazione venivano rinvenuti inoltre, una pianta di marijuana dell’altezza di circa 40 cm, materiale utile per il confezionamento della droga nonché, la somma contante di 2.960 euro, in tagli da 20 e 50 euro, ritenuta provento dell’illecita attività. Inoltre, l’uomo deteneva illegalmente 18 pacchi di fuochi d’artificio del peso complessivo di 10 kg. Il 25enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di rito direttissimo, al termine del quale, l’arresto è stato convalidato e il Tribunale di Roma ha disposto per lui la misura dell’obbligo di firma.

Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve intendersi innocente fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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