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Pizza alla cocaina, in manette pusher che fingendosi un raider spacciava droga

Due arresti della polizia. In manette è finito spacciatore che si fingeva raider ma invece di recapitare le pizze trafficava in droga. Nei guai anche il fornitore che aveva in un'officina meccanica 320 grammi di cocaina ed oltre 3 mila euro

printDi :: 20 marzo 2021 15:16
Pizza alla cocaina, in manette pusher che fingendosi un raider spacciava droga

(AGR) Fermato per un controllo dagli agenti della Polizia di Stato, F.M., 43enne romano, aveva dichiarato di essere un raider e di effettuare consegne a domicilio di pizze, mostrando anche la borsa termica vuota all’interno della sua auto.

Agli investigatori del commissariato Celio, diretto da Maria Sironi, non è però sfuggito il fatto che l’uomo avesse una somma di denaro ingente al seguito ed un bilancino di precisione sul tappetino dei sedili posteriori.Tenuto d’occhio per alcuni giorni, i poliziotti lo hanno visto fermarsi con la macchina in vie isolate e venire avvicinato da persone che, dopo un breve colloquio, si allontanavano velocemente.

 
Quando poi gli investigatori lo hanno visto entrare in un cortile all’interno del quale c’era una serranda dove si svolgeva l’attività di officina meccanica, parlare con un ragazzo, uscire dopo mezz’ora e mettersi a trafficare dentro la sua utilitaria, sono intervenuti e lo hanno sorpreso mentre inseriva la mano sotto al sedile anteriore destro.

Il 43enne, vistosi colto con le mani nel sacco, ha cercato di nascondere qualcosa nella tasca destra del pantalone dove gli sono stati trovati 155 euro ed un involucro di cellophane contenente 0,38 grammi di cocaina; sotto al sedile dove era stato visto armeggiare, all’interno di un’intercapedine ricavata nella fodera, erano celati 3 involucri contenenti, in tutto, 6 grammi della stessa sostanza.A casa del pusher invece c’erano un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

Gli agenti in borghese sono poi andati nell’officina meccanica dove lo spacciatore era stato visto entrare ed hanno identificato il fornitore per R.C., 20enne romano, che nascondeva 3350 euro nella tasca della giacca da lavoro; durante la perquisizione domiciliare poi, all’interno di un casco da moto riposto sopra un armadio in camera da letto, hanno scovato 320 grammi di cocaina suddivisi in 4 involucri e circa 90 grammi di mannitolo, suddivisi in 2 confezioni, probabilmente utilizzato per “tagliare” la droga. F.M. ed R.C. sono stati entrambi arrestati per detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti.

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