Ostia, violento incendio ieri sera in una baraccopoli nella pineta delle Acque Rosse
La denuncia del Cdq: i danni potevano essere maggiori se non fosse stato per il pronto intervento dei vigili del fuoco. Ogni anno in quest'area di Ostia ponente si verificano incendi. Le forze dell'ordine intervenute hanno trovato difficoltà ad accedere all'interno serve piano d'emergenza
Incendio pineta Acque Rosse foto da comunicato stampa Rapisarda
(AGR) Ieeri in serata si è sviluppato a due passi dalle abitazioni e nel folto della vegetazione un violento incendio che è stato subito messo sotto controllo dai pompieri. Le fiamme sarebbero partite da una baraccopoli. “Poteva vedere esiti più nefasti l’incendio che è scaturito ieri alla Pineta delle Acque Rosse, dove a distanza di un anno è bruciata nuovamente una baraccopoli abusiva - spiega Andrea Rapisarda, Presidente del Comitato di Quartiere “Associazione Cittadini per il Parco Pallotta” ed esponente dell’Associazione “Obiettivo Domani Roma” -.Questa volta a prendere fuoco un materasso abbandonato, che poteva recare danni inimmaginabili a questo polmone verde di Ostia se non fosse stato per l’intervento immediato dei Vigili del Fuoco e la reattività dei residenti nel chiamare i soccorsi”.
“Nonostante ogni anno questa pineta sia vittima di forti incendi, è emersa la seria difficoltà dei mezzi di soccorso (Vigili del Fuoco, Polizia e 118) ad accedere presso l’area ambientale che stava andando in fiamme - spiega il Comitato di Quartiere -. Da anni parliamo di incendi in quest’area, eppure sembra che il X Municipio non abbia pensato a un piano di emergenza per intervenire al suo interno in caso di necessità. Non fosse stato per l’apertura dei parcheggi alle case popolari di via dell’Appagliatore o l’incendio situato vicino alle loro palazzine, avremmo parlato di un rogo dagli esiti più nefasti per l’ambiente, gli animali e il quartiere stesso”.
“Dopo questo nuovo incidente, crediamo non sia più rimandabile un discorso sulla tutela e la sicurezza nella Pineta delle Acque Rosse, con Comune e Municipio che purtroppo ignorano questa esigenza da almeno un anno e mezzo - conclude Andrea Rapisarda -. Servono misure per evitare ulteriori incendi in questi spazi, stroncare le discariche abusive ed evitare che tossicodipendenti usino fiamme qui per riscaldare le sostanze stupefacenti”.