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Ostia, muore Giuseppe Ciotoli, ucciso dal covid-19

Ostia ed il litorale romano perde uno dei suoi "figli" migliori, nel luglio scorso aveva inaugurato il drive in cinema Paolo Ferrari. La sua casa era il bar Sisto in piazza Anco Marzio. La multiplex Cineland la sua creatura. Amava il mare e la città di Ostia.

printDi :: 12 novembre 2020 20:27
Ostia, muore Giuseppe Ciotoli, ucciso dal covid-19

(AGR) Il cuore di Giuseppe Ciotoli ha smesso di battere in un letto dell’ICC di Casalpalocco, stroncato dal covid-19. Era ricoverato da una decina di giorni, ha combattuto fino alla fine prima di arrendersi al male. Giuseppe Ciotoli, per tutti “Peppino”, aveva 83 anni, era un imprenditore capace di trascinare tutti nell’impresa, l’ultimo regalo alla sua Ostia, la città che amava, è stato il drive in “Cinema Paolo Ferrari”, l’unico investimento privato dell’estate, attrazione che ha regalato soddisfazioni e rilanciato il cinema sul litorale romano.

Giuseppe Ciotoli lascia due figli: Fiammetta ed Edoardo, il fratello Mario e la sorella Liliana. Era arrivato ad Ostia seguendo il padre Sisto, il “re del gelato” di cui aveva imparato tutti i segreti. Quando è arrivato ad Ostia aveva undici anni ed assisteva il padre, poi, il gran salto nel 1953, con l’apertura del bar di famiglia a piazza Anco Marzio, inizialmente in società con Emidio Morelli. Era il primo atto ufficiale delle gelaterie Sisto, il gelato di piazza Anco Marzio e di Ostia, conosciuto in tutta Roma. La tappa a gustare i famosi “spaghetti” era un cult della Roma degli anni e ’70 ed ’80.

 
Il bar Sisto era meta dei personaggi della Roma bene, attori, politici, registi, imprenditori, tutti sono passati al bar. Peppino li obbligava a gustare il gelato, lo zabaione era il gusto preferito. Una lista infinita di nomi, poi negli ultimi anni sempre più lunga e per tutti c’era il rito di andare a trovare Peppino. L’industria di famiglia ha lasciato il posto al cinema, una passione antica divenuta una realtà. Dal cinema “Superga” al “Sisto” e quindi a Cineland, la prima multiplex romana. 

Ostia, muore Giuseppe Ciotoli, ucciso dal covid-19

L’apertura di Cineland del 1990 ha rappresentato per il litorale un esempio concreto di riconversione di un manufatto industriale, la “Meccanica Romana” opera realizzata con l’amico fraterno Giuseppe Merluzzi scomparso l’anno scorso.

Ma la sua opera non era finita. La chiusura di Cineland obbligatoria dello scorso marzo l’aveva convinto che per rilanciare il cinema doveva fare ancora qualcosa. Per questo è nato il drive in. L’idea è arrivata quando ha “riscoperto” in un sopralluogo la vasta area adiacente alla struttura della multisala che era di fatto inutilizzata. Uno spazio sul quale ha realizzato il Drive in. Una realizzazione che ha seguito passo passo e per la quale si è speso oltre ogni aspettativa, fino a trascinare maestranze e dipendenti verso la grande impresa, quella di inaugurare il drive in lo scorso 9 luglio.

Per Ostia è una grande perdita.  Amava il mare e la città di Ostia. E’ stato presidente dell’Ostia Mare negli anni ‘90, dando avvio alla corsa dei biancoviola verso la C2, voleva il rilancio turistico e la valorizzazione del litorale romano. Il bar Sisto e piazza Anco Marzio era la sua casa. Ostia ha perso uno dei suoi figli migliori.  

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