Ostia comune, l'unione fa la forza

Noi lavoreremo come Comitato per incontrare la parte politica della regione e per agevolare i processi”. L’obiettivo del Comitato promotore non è il referendum, quanto di convincere la regione all’istituzione del nuovo comune, sarà poi, la regione, verificando l’espressione dei cittadini (la raccolta firme) a decidere i nuovi confini. Siamo alle prime battute di un programma concreto, sul quale sarà chiamata direttamente la regione a decidere. Oggi a Piazza Anco Marzio, infatti, nell’animata conferenza stampa presso il bar Sisto, è emersa la volontà di promuovere in regione una sola legge regionale di iniziativa popolare che possa così semplificare il lavoro delle Commissioni istituzionali che dovranno poi valutare la proposta del comune metropolitano. Intanto, l'invito condiviso è stato quello di promuovere convegni ed assemblee che possano spiegare al meglio l'iniziativa.
"Noi andiamo avanti per la nostra strada - ha affermato Flavio Coppola, presidente del Comitato Promotore per l’autonomia di Ostia e Ostia Antica - e proseguiamo l’iter tracciato della proposta presentata. Riteniamo che questo importante passo iniziale da parte di altre realtà autonomiste, sia l'inizio davvero della riscossa di questo territorio". Ricardo Maiani, presidente associazione Insieme per il comune: "Con piacere riscontro da che eravamo pochi… esiste oggi entusiasmo rispetto al nostro progetto che prevede la realizzazione del comune di Ostia ed Ostia Antica.
Non vogliamo escludere nessuno e dal nostro punto di vista i confini del futuro comune possono includere anche altri quartieri, ma volevo sottolineare che avevamo già sottoposto il quesito in precedenza ai residenti dell’hinterland che avevano risposto negativamente. La nostra proposta è rispettosa nei confronti dei residenti di quelle aree che hanno dimostrato di non condividere la nascita di Ostia comune”. Dati questi ultimi confermati dai risultati dei precedenti due referendum, con una maggioranza risicata di sì ad Ostia ed Ostia Antica e la bocciatura dell’hinterland con l’80% di no.