Nuovo ponte di collegamento tra Acilia e Fiumicino, priorità fondamentale per il rilancio del territorio
Sinistra Italiana X Municipio: Il Recovery Fund è l’occasione per riconsegnare alla città di Roma il ruolo di Capitale. E’ il momento di attivarsi per realizzare, finalmente, un ponte fra l’entroterra del Municipio X di Roma Capitale ed il Comune di Fiumicino.


(AGR) "Il Ponte della Scafa insieme al ponte sul Raccordo Anulare sono le uniche infrastrutture di collegamento fra il Comune di Roma ed il Comune di Fiumicino. - esordisce Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio - Fino a qualche decennio fa questi due ponti erano sufficienti a sostenere la densità di traffico esistente ma oggi vista la densità abitativa, le necessità di studio e di lavoro, ed in previsione dell’apertura di grandi attività in prossimità dell’Aeroporto Leonardo Da Vinci, non è più così, non sono più sufficienti a garantire un collegamento adeguato fra i Comuni di Roma e Fiumicino.
Dobbiamo tener a mente, infatti, che più di mezzo milione di persone sono ad oggi interessate al collegamento fra il nostro Municipio X di Roma Capitale ed il Comune di Fiumicino, addirittura saranno ancora di più nel prossimo futuro in quanto la crescita delle città e l’addensarsi delle occasioni di lavoro nei grandi centri urbani determinerà una necessità sempre maggiore di collegamento fra due Comuni così vicini ma oggettivamente anche così lontani.
E’ giunto il momento di superare le diffidenze ed aprire un confronto serio e concreto con tutte le Istituzioni sulla possibilità di costruire un nuovo ponte di collegamento fra Fiumicino e Roma, precisamente su via della Macchiarella nell’entroterra del Municipio X di Roma Capitale. Un ponte capace di collegare agevolmente due territori tanto vicini ma tanto lontani, troppo lontani, determinando fra le altre cose un notevole risparmio di emissioni nocive in quanto per raggiungere una destinazione si potrà coprire una distanza di pochi chilometri evitando di percorrerne dieci volte tanti.
Ma non basta un secondo ponte, - fa notare Possanzini che vorrebbe un rilancio esteso all'hinterland del X Municipiio - rischierebbe di essere, infatti, l’ennesima cattedrale nel deserto se malauguratamente fosse progettato senza tener conto della necessaria integrazione con il territorio. E’ necessario aprire un ragionamento su tutte le opere di completamento necessarie, anche in termini di viabilità sostenibile, per far sì che questa nuova infrastruttura possa davvero essere complementare al nuovo ponte della Scafa, migliorando sensibilmente la qualità della vita dei cittadini. Tutto questo sarà possibile solamente con una sinergia istituzionale fra Comune di Fiumicino, Comune di Roma e Regione Lazio, gli attori istituzionali principali, senza i quali è velleitario poter pensare di promuovere concretamente un progetto di questo tipo e di questa rilevanza.
Ovviamente se le istituzioni lavoreranno concretamente in questa direzione,- va a concludere Possanzini - il passo successivo sarà quello di aprire un confronto con i cittadini per far sì che il ponte complementare a quello della Scafa sia veramente una opportunità capace di migliorare la qualità della vita di tutti e tutte noi. Per realizzare quest’opera abbiamo un’occasione unica e irripetibile e cioè il Recovery Fund e cioè l’occasione per riconsegnare alla città di Roma il ruolo di Capitale, ruolo che in questi ultimi anni è drammaticamente venuto meno e che deve essere assolutamente riconquistato".