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Niente bignè di San Giuseppe....non voglio approfittare della crisi sanitaria

Il Forno Grieco sul litorale romano, regolarmente aperto per la produzione di pane, per rispetto dei colleghi non effettuerà l'abituale produzione di dolci per la festa del papà

printDi :: 17 marzo 2020 17:29
bignè san giuseppe

bignè san giuseppe

(AGR) Il Decreto del Governo contiene, inevitabilmente alcune “storture” che non tengono conto dell’offerta commerciale e della doppia licenza che molti esercizi commerciali hanno, in parole povere, sono tanti i forni che hanno al loro interno una pasticceria ed un bar e che potrebbero aggirare i divieti governativi. Di fatto questo, a Roma e sul litorale non è successo ed anzi, di seguito riportiamo una comunicazione inviata alla propria clientela del Forno Grieco che non effettuerà la produzione dei dolci consueti per San Giuseppe per rispetto di quanti, suoi “colleghi” in questo periodo non possono lavorare.

“Voglio informare tutta la mia clientela – scrive Claudio Grieco su face book - che a seguito di ponderate riflessioni il Forno Grieco, nel rispetto di tanti colleghi pasticceri e pizzaioli che hanno dovuto chiudere la propria attività per gli effetti del Dpcm, ha deciso di non effettuare la consueta produzione di pizze farcite e di dolci da ricorrenza come le zeppole e i bignè di San Giuseppe. Personalmente mi piace lavorare "pulito" e soprattutto in un clima di pari opportunità… Mi sembrerebbe di approfittare di questa crisi sanitaria e lucrare a scapito di chi non può lavorare in questo momento. Mi guardo bene da obbligare gli altri a fare lo stesso......sicuramente offrirò, spero, uno spunto di riflessione”.

 
Intanto, però, continuano le segnalzioni di speculazioni sulla vendita delle mascherine, sicuramente introvabili e quelle che arrivano sul mercato si trovano a prezzi esorbitanti, oggi sono state comprate a 3,50 euro l'una e non sarebbero regolamentari.

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