Municipio X, approvata mozione di SCE per il rapido riconoscimento della residenza anagrafica
Marco Possanzini: senza residenza non è possibile lavorare, accedere al welfare, fare richiesta di un alloggio popolare, iscriversi ai centri per l’impiego, rinnovare i documenti, ottenere la cittadinanza italiana, ottenere o rinnovare il soggiorno, mandare i figli a scuola, richiedere il medico


(AGR) "La Residenza è un diritto fondamentale e non è una concessione, per questo va garantita. - esordisce Marco Possanzini SCE - Approvata in Municipio X una mozione, a prima firma Sinistra Italiana - SCE, discussa nella Commissione II Politiche Sociali e Abitative, che si pone come obiettivo il superamento della delibera capitolina 31 del 2017 al fine di garantire a tutti i cittadini in stato di necessità il rapido riconoscimento della residenza anagrafica così detta "fittizia" livellando inoltre l'iter per l'ottenimento della stessa in quanto troppo spesso ci sono distinzioni da Municipio a Municipio.
Senza residenza non è possibile lavorare, accedere ai servizi di welfare, fare richiesta di assegnazione di un alloggio popolare, iscriversi ai centri per l’impiego, aprire una partita IVA, rinnovare i documenti, ottenere la cittadinanza italiana, ottenere il permesso di soggiorno e rinnovare quest’ultimo, mandare i figli a scuola, richiedere il medico di base, in pratica esercitare qualsiasi diritto costituzionalmente garantito.
Siamo assolutamente consapevoli che la norma in oggetto, anche nella parte in cui prevede una clausola di salvaguardia per alcuni soggetti arbitrariamente definiti fragili per poi conservare la propria forza prescrittiva per tutti i cittadini non rientranti nelle fragilità individuate dal legislatore, costituisce una pericolosa deroga ai principi costituzionali. Siamo però altrettanto consapevoli che una proposta di applicazione del comma 1 quater dell’art. 5 della legge n.80 può acquisire una sua utilità nell’ottica di una regolamentazione transitoria in prospettiva del recepimento da parte dell’ANCI, del Parlamento e del Governo, delle istanze di abrogazione dell’articolo 5 del piano Casa Renzi-Lupi promosse da numerose associazioni così come da tante organizzazioni laiche e cattoliche. In questo senso, riteniamo assolutamente importante proseguire nell'azione di governo della città promuovendo anche il superamento della delibera 31 del 2017 permettendo così alle persone senza fissa dimora, con più facilità e soprattutto con più celerità, di ottenere il titolo di residenza anagrafica dedicato, la così detta residenza "Modesta Valenti". Roma torna ad essere città dei diritti e dell'inclusione".