Municipio X, a San Giorgio di Acilia celebrato "Il giorno del ricordo"
Biagio Caputi, presidente Associazione Decimo Solidale: questa non è una manifestazione politica, vogliamo solo ricordare i nostri morti e chiediamo che sugli avvenimenti di quel periodo sia raccontata la verità, a partire dagli Istituti Scolastici"
Di E. B.: Redazione AGR :: 11 febbraio 2024 17:13
Il giorno del ricordo la celebrazione
(AGR) Ieri, 10 febbraio, si è celebrato “Il giorno del ricordo” al villaggio S. Giorgio di Acilia. Gli esuli Giuliano-Dalmati, i figli, si sono riuniti in piazza Segantini, sono arrivati a piccole frotte, con il passo frettoloso, ma nonostante il tempo hanno voluto esserci alla cerimonia commemorativa che la gente del Villaggio ha voluto tributare agli esuli, una cerimonia semplice, in nome dell’Unità nazionale e di quell’Italia per cui sono morti in migliaia, trucidati dai partigiani di Tito.
La partecipazione è stata massiccia, la cerimonia annuale è stata organizzata dall’Associazione Decimo Solidale e prevedeva la deposizione di una corona d’alloro al centro della piazza, vicino alla lapide a ricordo degli esuli Giuliano-Dalmata. La deposizione della Corona, preceduta dalla benedizione del sacerdote della Parrocchia di San Giorgio Martire Don Adriano Carazzolo. è stata accompagnata da un applauso e dalle note del silenzio intonate dal Trombettiere Matteo Lo Turco. Un momento di commozione proseguito con le note dell’Inno di Mameli della Banda Musicale di Ostia, diretta dal maestro Paolo Lo Cicero, assieme al Coro Polifonico di Ostia Antica, diretto dal dr.Luigi De Grada, a cui si è aggiunto anche il tenore Domenico Adriani.
“Dal 5 dicembre dell’anno scorso – ha sottolineato Biagio Caputi - le 12 famiglie sono ancora fuori casa. E chissà quando. .. potranno rientrare. Sono stato anche criticato per essermi permesso di scrivere a Regione, Comune ed ATER, interessando gli uffici affinché qualcuno potesse dare loro una mano. Siamo in attesa di risposte definitive. Quella di oggi non è una manifestazione"politica", l’unico scopo è quello di informare perché nel dopoguerra tantissime famiglie sono state costretta ad abbandonare le proprie terre di nascita. Sono state oltre 300 mila le vittime italiane (uccise o gettate nelle foibe). Migliaia i profughi giunti in Italia e dispersi anche in altre parti del mondo (Australia, Olanda, Germania,....). Chiediamo di diffondere agli Istituti scolastici la "vera storia" degli avvenimenti di quel periodo”. Presenti anche i Carabinieri della stazione di Acilia rappresentati dal Maresciallo Vincenzo D’Atri, il Sig. Stefano De Tommaso, della Prefettura Ecclesiastica della Parrocchia di Regina Pacis di Ostia, una rappresentanza dei Bersaglieri, il Sig. Andrea Fiorini, presidente del Coordinamento di persone con handicap (con uso di carrozzine).
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