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Monterotondo, furti in villa, tre arresti in fragranza dei Carabinieri

I militari hanno bloccato due giovani di 18 e 19 anni appena introdottisi nel giardino di una villa. La pattuglia si è accorta anche di un terzo uomo che fungeva da palo all'esterno. La perquisizione ha consentito di ritrovare arnesi da scasso, un coltello ed il cellulare usato dal terzo uomo

printDi :: 26 ottobre 2024 13:11
Carabinieri la pattglia intervenuta nella notte

Carabinieri la pattglia intervenuta nella notte

(AGR)  Nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, si comunica che, nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno arrestato un 18enne, un 19enne ed un 41enne, tutti gravemente indiziati di aver commesso un tentato furto in una villa di Monterotondo.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile, ricevuto l’intervento da parte della centrale operativa, si sono precipitati in via Montedoro nel Comune di Monterotondo, dove era stato segnalato che due giovani si erano appena introdotti nel giardino di una villa, il cui proprietario, in quel momento, era fuori per lavoro.

Giunti sul posto, però, i militari si sono accorti anche della presenza del terzo uomo, 41enne, in quel momento a bordo di una utilitaria, che, questa è l’ipotesi, con un telefonino “usa e getta”, stava fungendo da palo. Alla vista dei Carabinieri i due giovani, appena maggiorenni, hanno provato a darsi alla fuga, mentre il 41enne ha cercato di disfarsi del cellulare, ma sono stati tutti immediatamente bloccati a pochi metri dall’abitazione. La perquisizione che ne è scaturita ha consentito di ritrovare arnesi atti allo scasso, un coltello ed il cellulare usato dal 41enne.

I due ragazzi hanno poi raccontato agli investigatori di stare attraversando un momento di difficoltà, il primo a causa di debiti da gioco ed il secondo per non avere un posto di lavoro; nessuna dichiarazione è stata rilasciata dal 41enne.

Per questo motivo, i tre sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, in attesa del rito direttissimo.

L’episodio è ulteriore testimonianza della capacità di reazione dimostrata dai Carabinieri della Compagnia di Monterotondo nella repressione di queste tipologie di reati; l’intensificazione dei controlli e la rinnovata capillare presenza dei Carabinieri sul territorio consente, in questo modo, di fornire una rapida ed efficace risposta alla particolare tematica.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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