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Frosinone, aveva allacciato il bar alla rete elettrica, i Carabinieri arrestano 46enne per furto di corrente

I tecnici della E-distribuzione hanno accertato la presenza di un collegamento abusivo alla rete elettrica pubblica, realizzato con un by-pass del contatore elettrico che consentiva di alimentare l’attività . Il danno economico quantificato è pari a circa 28.000 euro

printDi :: 13 ottobre 2025 15:11
Carabinieri Colleferro intervento per furto energia elettrica

Carabinieri Colleferro intervento per furto energia elettrica

(AGR) Nell’ambito di una più ampia attività di prevenzione e contrasto ai reati contro il patrimonio e alle forme di illegalità diffusa, i Carabinieri  hanno arrestato un 46enne della provincia di Frosinone, gravemente indiziato di furto aggravato e continuato di energia elettrica.L’operazione è il risultato di una mirata attività di controllo del territorio che ha visto la collaborazione tra i militari e il personale tecnico della società E-distribuzione, con l’obiettivo di individuare anomalie nei consumi energetici riconducibili a possibili manomissioni degli impianti.

Durante il sopralluogo congiunto, i tecnici hanno accertato la presenza di un collegamento abusivo alla rete elettrica pubblica, realizzato mediante un by-pass del contatore elettrico che consentiva di alimentare l’attività del 46enne, un bar, eludendo la registrazione dei consumi.

 
Il danno economico quantificato, in termini di energia sottratta in quattro mesi, è pari a circa 28.000 euro, una cifra significativa che testimonia la gravità e la reiterazione della condotta illecita ipotizzata.

L’attività è stata sospesa per consentire ai tecnici intervenuti di ripristinare la situazione originaria di rimettere in sicurezza il contatore.

Ieri mattina, l’arresto del 46enne è stato convalidato dal Giudice del Tribunale di Velletri.

Il furto di energia elettrica oltre a rappresentare un danno economico per le aziende fornitrici del servizio rappresenta un serio problema di sicurezza pubblica e penalizza i cittadini onesti. Proprio per questo, i Carabinieri continueranno a porre massima attenzione al fenomeno, intensificando le attività di controllo in sinergia con gli enti gestori dei servizi pubblici.

Si evidenzia, in ogni caso, che il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e che per la persona indagata vige il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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