Fosse Ardeatine, in corteo fino al sacrario per rendere omaggio alle 335 vittime
"Oggi con i ragazzi delle scuole del Municipio VIII, Anpi, Anfim e Comunità ebraica, abbiamo restituito dignità a quei martiri, ribadendo i valori della democrazia” dichiarano Michela Cicculli, consigliera SCE delegata dal Sindaco a partecipare al corteo e Amedeo Ciaccheri presidente Municipio VII


fosse ardeatine processione
(AGR) “Dopo due anni di pandemia, torniamo a camminare insieme in corteo fino al sacrario delle Fosse Ardeatine per ricordare l’eccidio di 335 vittime che hanno pagato con la vita l’orrore nazifascista.
Oggi con i ragazzi e le ragazze delle scuole del Municipio VIII, Anpi, Anfim e Comunità ebraica, restituiamo dignità a quei martiri, ribadendo i valori della democrazia” dichiarano Michela Cicculli, consigliera di Sinistra Civica Ecologista, delegata dal Sindaco a partecipare al corteo, e Amedeo Ciaccheri presidente del Municipio VIII.“È stata un’emozione forte vedere tante persone unite dallo stesso sentimento, a testimonianza di quanto la nostra citta sia simbolicamente e strettamente legata alla lotta partigiana, alla Resistenza, alla libertà e all'antifascismo
Un sentimento che rappresenta anche l’orgoglio e la responsabilità di portare avanti un percorso di Memoria attivo che si rinnova ogni giorno, con iniziative diffuse dove i protagonisti sono le giovani generazioni, contro l’indifferenza, la sopraffazione, la violenza e la morte. L’eccidio delle Fosse Ardeatine riguarda tutti noi e il nostro dovere, come rappresentanti delle istituzioni, è ricordare anche le migliaia di donne, mogli, sorelle, compagne, che hanno cercato giustizia e tenuto vivo con coraggio il seme della storia. Quel seme che poi è diventato futuro.
La commemorazione di questi giorni acquista ancora più valore se pensiamo a quanto sta accadendo alle porte d’Europa dove una guerra insensata consegna da un mese distruzione e morte. E allora il nostro appello deve alzarsi ancora più forte: non smettiamo mai di utilizzare le nostre energie per affermare che vogliamo un mondo di pace” concludono Cicculli e Ciaccheri.