Fiumicino, in caso di violenza domestica...le donne non sono sole
In questi giorni di emergenza sanitaria la convivenza forzata e l'instabilità socio-economica possono comportare per le donne e i loro figli il rischio di una maggior esposizione alla violenza domestica
(AGR) "L’isolamento, la convivenza forzata e l’instabilità socio-economica in questo periodo di emergenza coronavirus, possono comportare per le donne e i loro figli e figlie il rischio di una maggior esposizione alla violenza domestica". Lo dichiarano le consigliere e i consiglieri di maggioranza."Vivere in un contesto di violenza domestica mina profondamente il bisogno di sicurezza di bambini e bambine, alterando il loro benessere e compromettendo il loro sviluppo sotto diversi punti di vista - spiegano ancora -. Ed è una minaccia costante per le donne che quella violenza la subiscono sulla loro pelle".
"Vogliamo ricordare che la rete anti violenza è presente anche in questo periodo e che le donne potranno continuare a ricevere consulenza, sostegno e protezione - ricordano le consigliere e i consiglieri -. La violenza fra le mura domestiche, in tempo di pandemia, rischia di produrre una strage silenziosa. Lo dimostrano i numeri: negli ultimi 15 giorni le chiamate al 1522 si sono dimezzate rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. E di circa il 50% sono diminuite anche le denunce alle forze dell'ordine. Non è difficile capire che non è certo per un calo di casi, ma perché l'isolamento spinge le donne a rimanere in silenzio".