Fiumicino, bestemmia nell'aula consiliare, episodio sconcertante
Tirrito (Lab. Una donna) e Berardo (Terzo Polo): è un'episodio grave. Una mancanza di rispetto per la religione e per milioni di italiani. Mancare di autocontrollo è un pessimo segnale per la cittadinanza.


(AGR) "Sentire in un'aula istituzionale risuonare una bestemmia è una cosa intollerabile, da tutti i punti di vista. Vuol dire tante cose: mancanza di rispetto per la religione e per i milioni di italiani che in essa di riconoscono; mancare di autocontrollo e dunque dare un pessimo esempio alla cittadinanza, soprattutto alle nuove generazioni: mancare di rispetto all'aula consiliare, che dovrebbe essere la casa di tutti i cittadini. Poi ci si lamenta se le istituzioni perdono di credibilità e la gente si allontana dalla politica".
A parlare sono Maricetta Tirrito, in qualità di responsabile del Laboratorio Una Donna, e Alessio Berardo, rappresentante del Terzo Polo. "Sulla questione non ci sono stati provvedimenti. Non stigmatizzare questo clamoroso errore, e dunque ignorare volontariamente la cosa, secon do noi, è addirittura più offensivo. Perché se il primo episodio nasce da una reazione umorale, comunque da condannare, il secondo è frutto di una scelta ben precisa, che non ha niente a che vedere con la democrazia".