Comunità di sant'Egidio, dalla parte dei poveri e dei senzatetto, i volontari impegnati per ore in strada
Sul litorale romano il piano freddo del X Municipio assicura l'assistenza H24 a 15 persone ma a tutti gli altri devono pensare i volontari, le associazioni civiche, le parrocchie, sono circa 300, divisi in alloggi di fortuna, baracche, sotto i portici.


(AGR) Il piano freddo del X Municipio quest’anno potrà ospitare e dare assistenza a solo 15 (fortunati) senzatetto. E tutti gli altri che si continua a vedere in strada? Ci pensano i volontari, le persone di buona volontà, le parrocchie, le associazioni. Il pianeta dell’assistenza civica e del volontariato oggi è prioritario nel sostegno ai poveri ed ai senza fissa dimora, un impegno straordinario, fatto di ore ed ore in strada, al freddo, assieme ai clochard, ai poveri. Sul litorale romano i senza fissa dimora che in primavera-estate la Comunità di Sant’Egidio accudisce con pasti caldi tutte le sere, vestiti e coperte, sono più di cento. Facendo un breve calcolo scopriamo che se solo 15 possono accedere nella Vittorio Emanuele ne restano almeno 80 per strada, 80 “fantasmi” che, per scelta o impossibilità di pagarsi un alloggio sono finiti in strada. Stefano Natali organizza il giro serale della Comunità di Sant’Egidio ai senza fissa dimora, a quelli che hanno scelto di rimanere per strada. “Il problema principale è stato il covid 19. - afferma – la Caritas sul lungomare ospitava un centinaio di persone, ma in locali dove non si può far rispettare il distanziamento, da qui la decisione di chiudere ed inevitabilmente queste persone hanno cercato e stanno cercando ricoveri di fortuna, nei portoni, sotto i portici, in pineta dentro baracche di fortuna. Cerchiamo nuove sistemazioni possibili ma è difficile. E’ complicato spesso anche convincere i senza tetto a spostarsi”.
Non c’è un censimento dei senza fissa dimora nel X Municipio, ma saranno almeno 300 i “poveri” senza una casa, un esercito silenzioso che impone un’organizzazione capillare ed efficiente. “Noi continuiamo a raccogliere coperte e sacchi a pelo ed a distribuirli tutte le sere. - continua Natali – Tutti i giorni, almeno due volte al giorno, recapitiamo pasti caldi, latte e thè. E’ necessario un continuo ricambio di volontari e per fortuna, in questi ultimi mesi, forse una conseguenza della pandemia, abbiamo visto moltiplicarsi gli episodi di generosità, sono decine di persone che vengono da noi per aiutarci, per aiutare, per donare e davvero c’è tanto bisogno”.