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Colleferro, panico al Pronto Soccorso, colpita alla testa una guardia giurata, arrestato 50enne

Un 50enne di Velletri ha seminato il panico nel Pronto Soccorso dell’ospedale cittadino. Richiamato all’ordine dalla vigilanza per il comportamento molesto che stava assumendo all’interno della sala d'attesa del PS l'uomo ha reagito colpendo la guardia giurata alla testa. Bloccato dai Carabinieri

printDi :: 04 luglio 2025 20:24
Colleferro, panico al Pronto Soccorso, colpita alla testa una guardia giurata, arrestato 50enne

(AGR) I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro nella giornata di ieri hanno arrestato un 50enne di Velletri che ha seminato il panico nel Pronto Soccorso dell’ospedale Cittadino.

L’uomo richiamato all’ordine dalla vigilanza per il comportamento molesto che stava assumendo all’interno della sala d’attesa del pronto Soccorso, è gravemente indiziato di aver colpito la guardia giurata, una donna, presente, con un violento colpo alla testa, facendole perdere i sensi. La scena suscitava paura tra i presenti e i sanitari che richiedevano l’intervento dei Carabinieri di Colleferro. Un equipaggio del Nucleo Radiomobile in servizio di pronto intervento, giunto sul posto in pochi minuti, ha bloccato l’uomo ancora sull’uscio del pronto soccorso mentre tentava di allontanarsi. Condotto presso la Caserma di Piazza Italia è stato arrestato con l’accusa di lesioni personali.

 
La guardia giurata, che ha riportato gravi lesioni, è tuttora ricoverata in Ospedale. Le sue condizioni sono monitorate dai medici, che per ora hanno emesso una prognosi di 40 giorni mentre l’uomo è stato condotto presso il carcere di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il tempestivo intervento dei militari ha scongiurato conseguenze ben peggiori. L’uomo, infatti, in evidente stato di agitazione, avrebbe potuto commettere ulteriori atti violenti se non fosse stato fermato in tempo.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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