Campidoglio, aggiornamento del "Servizio Roxanne" contro la tratta e lo sfruttamento
La riorganizzazione del programma Roxanne prevede la presa in carico anche di persone vittime di forme di sfruttamento diverse da quelle sessuali, quali: i matrimoni forzati, l’accattonaggio, le attività illegali, le donne vittime di violenza domestica e le persone transgender vittime di tratta
(AGR) La giunta capitolina ha approvato la memoria dal titolo “la ridefinizione, aggiornamento e rideterminazione del Servizio Roxanne”, per donne vittime di tratta e persone presenti su strada. Nel corso degli anni, le tipologie e gli ambiti di sfruttamento delle vittime di tratta sono aumentati: si colpiscono non solo le donne, ma anche gli uomini, i minori e le persone trans-gender.
I dati del fenomeno risultano sottostimati e per questo la giunta capitolina ha dato mandato al Dipartimento Politiche Sociali e Salute di avviare una fase di co-programmazione, rivolta all’aggiornamento del servizio Roxanne.
Verranno infine attivati protocolli operativi con la Commissione Territoriale per il riconoscimento della Protezione Internazionale di Roma.
“In Italia - spiega l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari - si assiste ad un aumento del fenomeno delle vittime di tratta che, con la pandemia da Covid e le conseguenti restrizioni, ha cambiato gli scenari dello sfruttamento della prostituzione spostandola verso il cosiddetto ‘indoor’. Anche l’incertezza del titolo di soggiorno, in molti casi, contribuisce a peggiorare in maniera drammatica la situazione dei soggetti più fragili. Per questo è auspicabile una sempre più costante ed efficiente integrazione fra il sistema di accoglienza delle persone che richiedono asilo e le misure anti tratta, per garantire una migliore prevenzione degli illeciti. E’ importante inoltre prevedere nuovi protocolli d’intesa tra i servizi comunali, gli enti della rete territoriale, i centri di accoglienza, le forze dell’ordine e i servizi sanitari per rendere più efficaci i progetti di inclusione sociale e lavorativa. Dopo anni di incertezze - conclude Funari - grazie anche all’apporto delle organizzazioni del terzo settore, che parteciperanno al programma, i servizi del progetto Roxanne torneranno ad essere efficienti ed utili.”