Bonifica del territorio, la polizia sgombera l'area verde del parco delle valli
Una vasta operazione è stata compiuta dalla polizia in collaborazione con il servizio giardini e la RFI. Sull'area è stato istituito un monitoraggio costante dalle forze dell'ordine quale presidio del territorio in val Melaina. Identificate decine di persone
(AGR) Grazie ad un intenso pattugliamento e ai numerosi servizi di prevenzione e controllo straordinario del territorio iniziati già da gennaio scorso, sono state risolte numerose criticità connesse al degrado del cosiddetto “canalone”, adiacente alla stazione ferroviaria Val d’Ala, scongiurando così la ricostruzione di giacigli di fortuna. Alle varie attività hanno partecipato oltre al III Distretto “Fidene Serpentara”, diretto da Fabio Germani, diverse Amministrazioni ed Enti, tra cui R.F.I. e il Servizio Giardini del Comune di Roma Capitale, coinvolti, a vario titolo, nelle operazioni di bonifica del verde e rimozione dei rifiuti nel parco per evitare che l’area diventasse, nuovamente, luogo di micro insediamenti di rom fuoriusciti dal campo del foro italico del II Municipio.
In particolare, l’attività nasce come seguito di precedenti bonifiche, la prima delle quali è stata effettuata il 29 gennaio con la rimozione di circa 20 metri cubi di rifiuti e materiali di risulta sversati in discarica. Nello specifico, tra i risultati conseguiti grazie a quest’ultima, vi è stato lo sgombero di micro insediamenti abusivi nel parco delle Valli, altezza piazza Conca d’Oro, dove all’interno dell’insediamento abusivo non è stata rintracciata alcuna persona e quindi si è provveduto alla rimozione degli inerti, garantita dal “Mercatino Conca d’Oro” che ha provveduto, a proprie spese, al conferimento in discarica dei rifiuti, mentre lo sfalcio arboreo è stato assicurato dal Servizio Giardini del III Municipio.
Un ulteriore sopralluogo che è stato essenziale al raggiungimento di tali risultati e a cui hanno partecipato i referenti qualificati delle Amministrazioni e degli Enti coinvolti, è stato effettuato il 27 ottobre 2020, nel corso del quale sono esaminati gli aspetti connessi al degrado dell’area che, se non risolti, avrebbero creato criticità all’ordine e alla sicurezza pubblica.