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Bologna, reddito di cittadinanza agli stranieri, denunciati 115 rumeni, hanno percepito illegalmente oltre 300 mila euro

Le domande presentate mostravano gravi irregolarità, tra cui, il requisito della mancata residenza in Italia negli ultimi dieci anni. Alcuni non erano mai stati in Italia ed erano venuti solo per attivare l'assegno sociale.

printDi :: 25 agosto 2021 15:10
Bologna, reddito di cittadinanza agli stranieri, denunciati 115 rumeni, hanno percepito illegalmente oltre 300 mila euro

(AGR) I Carabinieri della Stazione di Ozzano Emilia (BO) hanno denunciato 115 rumeni di età compresa tra i 18 e i 66 anni e una brasiliana di 32, per false dichiarazioni per indebita percezione del reddito di cittadinanza. La scoperta è stata fatta dai Carabinieri della Stazione di Ozzano Emilia (BO), durante un’indagine svolta in collaborazione con i Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Bologna, per verificare l’attendibilità delle dichiarazioni che i soggetti avevano rilasciato per ottenere il sostegno economico italiano introdotto dal “DECRETO-LEGGE 28 gennaio 2019 n. 4”, come misura di contrasto alla povertà.

Le persone finite nel mirino dei militari volevano apparire povere, ma in realtà non lo erano. I soggetti denunciati, infatti, per ottenere il beneficio, avevano dichiarato all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale una serie di falsità, tra cui la non disponibilità di auto di cilindrata superiore ai 1.600 cc, quando alcuni di loro possedevano veicoli di grossa cilindrata, l’unicità della richiesta del beneficio a famiglia, quando invece sono state riscontrate più domande provenienti dallo stesso nucleo familiare e la residenza in Italia da oltre dieci anni, quest’ultimo requisito violato in pieno dalla maggior parte dei rumeni denunciati.

 
Non solo, alcuni di loro, in Italia non ci avevano mai messo piede, ma ci erano venuti soltanto per attivare il sussidio statale italiano, ottenere il sostegno e tornare in Romania. Le persone denunciate sono state segnalate alle autorità competenti che avvieranno le procedure necessarie per recuperare la somma complessiva di 300.000 euro percepita illegalmente.

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