Blitz di Gualtieri per verificare la situazione delle spiagge, Federbalneari lancia l'allarme: "fuga" dei bagnanti da Ostia
Zevi: al posto di "Aneme e core" nascerà un'altrra spiaggia libera attrezzata. Un passo concreto per rompere con illegalità, privilegi e degrado. Federbalneari: tutto quanto accaduto, ha creato apprensione ed incertezza nell’utenza che ha iniziato, a ragione, a disertare le nostre spiagge


(AGR) Blitz del sindaco Gualtieri ieri pomeriggio sulle spiagge di Ostia. Il sindaco si è voluto rendere conto di persona di quale fosse la reale situazione. Il risultato della visita fuori programma non è stato reso noto e “contestazioni” a parte, l’assessore al patrimonio Andrea Tobia Zevi ha riferito, in una nota stampa, sul bilancio della giornata: "Ieri pomeriggio, insieme al sindaco Gualtieri, abbiamo visitato le spiagge libere attrezzate di Ostia, incontrato cittadini, ascoltato osservazioni, critiche, ringraziamenti.
Riteniamo che il confronto è sempre utile e oggi torniamo a casa soddisfatti: il litorale di Roma sta cambiando, e lo sta facendo all’insegna della legalità e del bene comune. La vera novità è che l’ex stabilimento “Aneme e Core”, attualmente sotto sequestro, sarà finalmente abbattuto.
Intanto la stagione balneare appare compromessa, nonostante gli sforzi e le buone intenzioni qualcosa non ha funzionato davvero. La Federbalneari inizia ad interrogarsi sui numeri delle presenze e lancia l’allarme: da Torvajanica sino a Santa Marinella le spiagge del litorale romano hanno registrato grandi affluenze, conseguenza, sostengono, della “fuga” da Ostia.
“La riapertura del Venezia e Capanno è stata un fatto positivo, un segnale che forse si poteva agire diversamente fin da subito, lasciando i servizi di balneazione comunque fruibili per i cittadini e per gli utenti che avevano già acquistato una postazione in spiaggia e l’utilizzo di una cabina. - afferma Massimo Muzzarelli, presidente della Federbalneari – Quanto accaduto quest’anno era nell’aria. I bandi per il rinnovo delle concessioni sono partiti troppo tardi, una vicenda che è stata raccontata forse non nella giusta dimensione, doveva essere un momento di avvicendamento sereno e le procedure dovevano essere chiare e spedite. Invece, tutto quanto accaduto, ha creato apprensione ed incertezza nell’utenza che ha iniziato, a ragione, a disertare le nostre spiagge, preferendo altre località. Riassumiamo: dapprima i bandi per i rinnovi delle concessioni partiti a pochi giorni dall’inizio della stagione, poi i chioschi di Castelporziano, assegnati a stagione iniziata e non ancora funzionanti, a Capocotta i servizi sono al 50% (solo tre chioschi sarebbero in funzione), le spiagge libere hanno iniziato a funzionare tardi, poi sono arrivati i sequestri negli stabilimenti ed il caos.
A questo aggiungiamo il traffico rallentato sulla litoranea, il prolungamento della ciclabile ultimato ma non ancora ufficialmente fruibile, decine di posteggi sul lungomare Vespucci tagliati, gli stabilimenti alla rotonda della Colombo chiusi o danneggiati. Tutto ha remato contro…..”
foto archivio AGR stabilimento "Aneme e core"