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Blitz dei carabinieri nei cantieri e nei terreni agricoli per il contrasto al caporalato

Gli obiettivi del Comando per la tutela del lavoro sono stati: il contrasto al “caporalato” in agricoltura, al “lavoro nero” ed alle varie forme di sfruttamento nel lavoro domestico e nei servizi di assistenza e cura.

printDi :: 06 ottobre 2020 16:42
Blitz dei carabinieri nei cantieri e nei terreni agricoli per il contrasto al caporalato

(AGR) Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro ha preso parte, unitamente alle forze di polizia di 28 paesi Europei, ad un’operazione volta al contrasto dei reati in materia di lavoro, coordinata dall’Ufficio Europeo di Polizia – Europol. Gli ambiti specifici perseguiti sono stati il contrasto al “caporalato” in agricoltura, al “lavoro nero” ed alle varie forme di sfruttamento nel lavoro domestico e nei servizi di assistenza e cura, con particolare riferimento alle condizioni di assoggettamento o impiego irregolare di cittadini extra UE rifugiati o richiedenti asilo.

L’attività dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro si è svolta unitamente all’Arma Territoriale, nel quadro di un consolidato modello operativo basato sull’integrazione tra la linea territoriale  e i reparti specializzati nella Tutela del Lavoro, la cui presenza capillare sul territorio nazionale garantisce un’azione sinergica nel controllo e contrasto di ogni forma di illegalità legata all’impiego dei lavoratori nei diversi settori economici. Le attività, protrattesi per un’intera settimana, hanno consentito di controllare complessivamente 1092 persone e 166 aziende, e di accertare irregolarità che hanno portato all’individuazione di 22 persone di diverse nazionalità sospettate o ritenute responsabili di tratta di persone o di sfruttamento.

 
          In particolare:

·           a Genova, denunciavano i titolari di 2 ditte individuali specializzate nella vendita al dettaglio di telefonia, per la violazione del T.U. in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, comminando ammende per un valore complessivo di € 23000,00, sanzioni amministrative per € 7600,00 e operando, per una delle due aziende controllate, la sospensione dell’attività imprenditoriale e pagamento di € 2000,00;

·           in provincia di Prato, procedevano all’arresto in flagranza di reato di un cittadino cinese – titolare di una ditta di confezionamento di capi di abbigliamento - per aver occupato alle proprie dipendenze 7 lavoratori stranieri sprovvisti del permesso di soggiorno ed elevavano sanzioni amministrative per complessivi € 33840,00; contestualmente venivano deferiti in stato di libertà nr 7 cittadini di nazionalità cinese, responsabili di soggiorno  illegale nel territorio dello Stato italiano;

·           in provincia di Pavia a seguito di ispezione presso un’azienda agricola, deferivano in stato di libertà 5 persone per aver sottoposto a sfruttamento 6 lavoratori “in nero” extra U.E., e per la violazione delle norme del T.U. in materia di salute e sicurezza sul lavoro, comminando ammende pari a € 55200,00 e contestando sanzioni amministrative per un importo complessivo di €25800,00. Inoltre, traevano in arresto un cittadino di nazionalità tunisina, colpito da ordine di carcerazione per reati contro il patrimonio e stupefacenti;

·           in provincia di Isernia, deferivano in stato di libertà il titolare di un’azienda agricola per inosservanza delle disposizioni relative alla salute e sicurezza dei lavoratori, impartendo prescrizioni per un importo complessivo di € 11302,26;

·           a Capaci (Pa), militari deferivano in stato di libertà nr 2 persone, titolari di un’azienda agricola, ritenute responsabili del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro nei confronti di due cittadini di nazionalità indiana, comminando ai responsabili ammende pari a € 16662,00 e contestando ulteriori sanzioni amministrative per un importo di € 32400,00.

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