Acilia, il controllo di vicinato per difendersi dalla microcriminalità

27 giugno 2019 17:10

Le telecamere sono un valido deterrente ed un utile strumento di prevenzione e repressione ma non sono sufficienti a garantire la sicurezza ed a far scattare in tempi rapidi i soccorsi. Ad Ostia Antica, dopo il ferimento in pieno giorno del giovane sorpreso in casa da tre rapinatori, i cittadini lanciano l’ipotesi di “ronde” per controllare il territorio e scoraggiare ladri e rapinatori. Da Acilia, invece, arrivano i risultati incoraggianti del “Controlli di vicinato” che sviluppa, in sostanza, un progetto di “sicurezza partecipata” coinvolgendo tutti i cittadini residenti in un quartiere o agglomerato di case. Giancarlo Smerilli dell’associazione nazionale Controllo di vicinato, coordinatore per l’area del X Municipio, spiega: “Le telecamere si possono usare solo come deterrente. Ma il punto fondamentale è: cosa si può e si deve fare per la prevenzione dell’attività criminosa? Bisogna partire dall’educare i cittadini alla sicurezza. Il primo passo è il “controllo di vicinato”, una forma di prevenzione che si basa su un dato fondamentale:l’attività “ di routine” messa in atto dai malintenzionati, che prevede il verificarsi di tre condizioni nello stesso luogo, ossia: la disponibilità di un possibile bersaglio, l’assenza di controllo, la presenza di un potenziale ladro.

Il controllo di vicinato, invece, restituisce ai cittadini la possibilità di controllare i propri spazi privati e condivisi, riducendo le opportunità per i ladri e rafforzando i possibili obiettivi attraverso misure di prevenzione mirate. Ad Acilia Nord ha funzionato. I cittadino hanno iniziato a collaborare, a scambiarsi le informazioni, ad organizzare le ferie in modo da non abbandonare mai la propria zona, alternando con i vicini i periodi di riposo. In sostanza, attraverso il Controllo di vicinato si procede ad attenzionare le forze dell’ordine non appena si vedono strani movimenti o si sentono rumori sospetti provenire dalle abitazioni dei vicini che sappiamo si trovino fuori casa. Non è facile organizzare il controllo del proprio territorio, è necessario l’impegno di tutti, ma nel complesso funziona meglio delle ronde”

 

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