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Roma, Giardini della Filarmonica: i Nema ensemble presentano BachBjörok, incontro fra architetture musicali

BachBjörk (venerdì 20 giugno ore 20) è un progetto che nasce dall’idea di fondere due universi apparentemente distanti, la geometria barocca di Johann Sebastian Bach e l’eclettismo visionario dell’islandese Björk, in un’esperienza di ascolto inedita, sospesa tra struttura e immaginazione.

printDi :: 19 giugno 2025 17:58
NEMA ensemble foto da comunicato stampa

NEMA ensemble foto da comunicato stampa

(AGR) Ensemble di musica contemporanea partenopeo attivo nella creazione di progetti originali, NEMA porta ai Giardini della Filarmonica venerdì 20 giugno (Sala Casella, ore 20, via Flaminia 118) BachBjörk, progetto che nasce dall’idea di fondere due universi apparentemente distanti – la geometria barocca di Johann Sebastian Bach e l’eclettismo visionario dell’islandese Björk – in un’esperienza di ascolto inedita, sospesa tra struttura e immaginazione. “Non un semplice crossover – come spiega il direttore dell’ensemble Cosimo Abbate –, ma un rito sonoro contemporaneo”. Cinque composizioni originali, commissionate ai giovani autori Maria Vittoria Agresti, Andrea Maria Augeri, Chiara Mallozzi, Bernardo Maria Sannino, Gabriele Mercanti, reinterpretano in modo radicale il dialogo tra barocco e avant-pop, generando forme ibride che non appartengono né all’uno né all’altra. “Ciò che ne nasce è un terzo spazio, instabile e vivo, che mette in risonanza architetture bachiane e colori iridescenti”. Il programma alterna brani originali a tracce riarrangiate da Homogenic, Vespertine e Medúlla di Björk in una tessitura continua di contrasti, affinità e rovesciamenti percettivi.

Germania, Italia e Giappone si incontrano nel concerto dei Giardini (ore 21.30) dedicato alla compositrice giapponese Malika Kishino (Kyoto, 1971), in residenza all’Accademia Tedesca Villa Massimo, con il concerto di Blow Up Percussion, cui si unisce il percussionista francese Théo Guimbard. La serata, dal titolo Sange, prende il nome da una delle composizioni della Kishino in programma, che in giapponese significa “spargere petali” e indica un rituale buddhista in cui petali di loto vengono offerti agli spiriti dei defunti, creando un ponte simbolico tra mondo visibile e invisibile che sollecita tre sensi insieme: udito, vista e olfatto. La compositrice trasforma questa immagine sacra in un’evocativa musica per percussioni, che sarà affiancata, oltre ad altri suoi brani, da una partitura del suo maestro Yoshihisa Taira. Trasferitasi nel 1995 a Parigi, la Kishino ha studiato con Yoshihisa Taira all’École Normale de Musique di Parigi, Robert Pascal al Conservatoire National Supérieur Musique et Danse di Lione e Philippe Leroux all’IRCAM di Parigi, approfondendo lo studio della musica elettroacustica. Il concerto è in collaborazione con l’Accademia Tedesca Villa Massimo e l’Istituto Giapponese di Cultura.

 
Gli appuntamenti del weekend

Originale il 21 giugno l’incontro fra sei musicisti per un omaggio alle musiche tradizionali mediterranee (Giardini, ore 21.30): il clarinettista e sassofonista Gabriele Coen si affianca al tunisino Ziad Trabelsi con il suo oud, strumento fra i più popolari della musica araba, cui si aggiungono le voci di Nando Citarella, tra i maggiori studiosi del repertorio popolare del sud Italia, le chitarre di Emanuele Bultrini, le percussioni arabe di Simone Pulvano e la voce di Barbara Eramo. La giornata si apre in Sala Casella (ore 20) con il recital della pianista viennese Mitra Kotte, classe 1995, selezionata per il programma 2025-26 “The New Austrian Sound of Music”.

Il 22 giugno torna il Germano Mazzocchetti Ensemble (Giardini, ore 21.30) con un concerto fra sonorità popolari, mediterranee e nuovi lavori del compositore e fisarmonicista abruzzese che si lascia ispirare dai racconti e dalle tradizioni della sua terra di origine. Apertura di giornata con il pianista polacco Piotr Sałajczyk (Sala Casella, ore 20), apprezzato interprete del repertorio poco noto o dimenticato del romanticismo polacco.

Il festival prosegue fino al 10 luglio. Tutto il programma su filarmonicaromana.org

I Giardini della Filarmonica 2025 sono realizzati in collaborazione con: Ambasciata della Repubblica Argentina presso la Repubblica Italiana, Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia, Ambasciata di Colombia a Roma, Ambasciata del Messico in Italia, Forum Austriaco di Cultura, Istituto di Cultura Giapponese, Accademia Tedesca di Villa Massimo, Istituto Polacco di Roma, Università di Tor Vergata, University California -Irvine, Temple University Philadelphia, New York Composers Circle, International Arts Educators Forum, Conservatorio di Musica “O. Respighi” di Latina, Associazione Fabrica

Biglietti: ore 20 (Nema ensemble) 12.50 euro; ore 21.30 (Sange) 17 euro (i biglietti sono comprensivi di prevendita).

Acquisto on line filarmonicaromana.org . Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org

GIARDINI DELLA FILARMONICA

Via Flaminia 118, Roma

venerdì 20 giugno

Sala Casella ore 20

BACHBJÖRK

NEMA Ensemble
Vincenzo Gaudino flauto
Francesco Filisdeo clarinetto
Leonardo Ricci violino
Davide Maria Viola violoncello
Andrea Riccio pianoforte e sintetizzatore
Cosimo Abbate direzione

Johann Sebastian Bach Preludio in fa minore, BWV 881 (arr. NEMA)

Maria Vittoria Agresti Dia

 Björk Hyperballad (arr. NEMA)

 Andrea Maria Augeri A cathedral of water

 J. S. Bach Wachet auf, ruft uns die Stimme, Corale dalla Cantata BWV 140

 Chiara Mallozzi Inventions limine

 J. S. Bach Capriccio “sopra la lontananza del fratello dilettissimo”, BWV 992:

III. Adagiosissimo

Bernardo Maria Sannino Distillato suite

 J. S. Bach Partita n. 1 per violino solo, BWV 1002: V. Sarabanda

Björk All is full of love (arr. Andrea Riccio)

 Gabriele Mercanti Vesperfugue

 Björk/NEMA  New World: Afterlight

GIARDINI | ore 21.30

GERMANIA E GIAPPONE

SANGE: MALIKA KISHINO

Blow Up Percussion: Alessio Cavaliere-Pietro Pompei-Aurelio Scudetti-Flavio Tanzi-Federico Tramontana, percussioni
Théo Guimbard, percussioni

Malika Kishino
Viola (2016) per percussione sola (Théo Guimbard)
Sange (2016) "in memoria di Yoshihisa Taira" per sei percussionisti
Fragrant wood (2019) per marimba (Théo Guimbard)

Yoshihisa Taira
Hierophonie V (1974) per sei percussionisti

In collaborazione con Accademia Tedesca Villa Massimo e Istituto Giapponese di Cultura

NEMA ensemble è un ensemble da camera con sede a Napoli, nato come laboratorio curatoriale di nuova musica. Il gruppo riunisce giovani musicisti con un forte orientamento progettuale, capaci di coniugare rigore esecutivo, pensiero critico e apertura interdisciplinare. NEMA si distingue per la creazione di formati originali, in cui repertorio contemporaneo e progettualità si intrecciano in modo organico. Tra i progetti recenti: ReMozart, rilettura multilingue dell’universo mozartiano attraverso nuove commissioni; BachBjörk, un’esperienza sonora che fonde barocco e avant-pop in forma rituale; Resonant Bends, dedicato alle estetiche spettrali.

L’ensemble ha debuttato all’Accademia Musicale Chigiana e si è esibito per istituzioni come Fondazione Pietà de’ Turchini di Napoli e Bank Austria Salon di Vienna.

NEMA si configura come una piattaforma dinamica di creazione, esecuzione e riflessione musicale, con l’obiettivo di esplorare nuovi modi di ascoltare, pensare e abitare il suono. L’identità del gruppo si fonda su una visione plurale e sulla cura per il dettaglio, in un continuo dialogo tra passato e presente, forma e libertà, intelletto e sensorialità. Il nome stesso, NEMA (Napoli Ensemble Musiche Attuali) evoca un impulso interno, un soffio invisibile che attraversa gli spazi della musica e della coscienza. Ogni esecuzione nasce come un laboratorio aperto, dove l’atto musicale si costruisce nel tempo reale dell’ascolto e si reinventa a ogni contatto con lo spazio e il pubblico.

Théo Guimbard, classe 2001, formatosi al Conservatorio di Lione, è un percussionista dalle attività varie, molto attivo nella creazione musicale. Partecipa a numerose collaborazioni con compositori e compositrici su numerosi progetti pluridisciplinari, il che lo ha portato a suonare con ensemble come le Percussions de Strasbourg, Eklekto Percussion o l’Ensemble Ulysses. Partecipa anche ad attività collettive, mescolando percussioni, musica elettronica e performance. Dividendo le sue attività tra Europa e Asia, fa base attualmente a Tokyo.

Blow Up Percussion è un ensemble di percussionisti nato nel 2012 a Roma. Da un lato si fa interprete del repertorio moderno e contemporaneo dall’altro propone novità nate da collaborazioni con compositori, gruppi e musicisti di diverse provenienze. Tra le collaborazioni: i compositori Filidei, Montalti, Dessner, Cerrone, Durupt, Antonioni, Tadini, Nathan; gli ensemble PMCE e Prometeo, il duo londinese Plaid, il violoncellista Mario Brunello. Del repertorio del Novecento, l’ensemble si è caratterizzato per l’interpretazione delle opere di Steve Reich e dei post-minimalisti David Lang, Julia Wolfe, John Luther Adams. Con Vittorio Montalti ha realizzato The Smell of Blue Electricity per quartetto di percussioni ed elettronica, un’opera di lungo respiro sul rapporto tra elettronica e performer. Il disco di questo lavoro è uscito per Col Legno nel 2024. Attualmente l’ensemble collabora con Christopher Cerrone, che gli ha dedicato il quartetto Ode to Joy, e ha iniziato i lavori di registrazione del disco che uscirà per Neuma Records nel 2025. Dal 2019 Blow Up organizza inoltre la rassegna “Cerimoniali ritmici” dove l’ensemble insieme ad altri musicisti propone diverse novità commissionate per l’occasione insieme a opere degli ultimi anni aprendo una finestra sulle diverse estetiche musicali del nostro tempo. Il gruppo si è esibito a Romaeuropa Festival, Ravenna Festival, GRAME Lyon, MITO, MA/IN, Tempo Reale, Nuova Consonanza, Cantiere Internazionale D’Arte, Accademia Filarmonica Romana, L’Arsenale, Traiettorie, Jeans Music Festival, Tenuta dello Scompiglio, Estonian Music Academy, NU Festival, Contemporanea, In my Life, Le Forme del Suono, NO GO, Composit, Half-Die, Non Luoghi Musicali, Fondazione “W. Walton”, stagione concertistica dell’Università di Tor Vergata.

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I Giardini della Filarmonica
Musa Classica ai Giardini della Filarmonica
Giardini della Filarmonica - concerto in Sala Affreschi immagini repertorio

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