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Villa Adriana, no alla discarica

print23 febbraio 2012 21:04
(AGR) ( AGR )“Speriamo che lì dove non sono arrivate le istituzioni italiane, che da tempo avrebbero dovuto ascoltare i cittadini, possa arrivare l’Unesco, facendo opera di persuasione sul governo italiano, affinché la discarica a Villa Adriana non si faccia”. Lo dichiara Nando Bonessio, presidente regionale dei Verdi.

“Sarebbe il primo caso al mondo di un sito archeologico che perde la denominazione Patrimonio dell’Umanità - Unesco a causa del degrado antropico del territorio, Roma e il Lazio non meritano una simile umiliazione che ci porterebbe alla berlina a livello internazionale e avrebbe enormi ripercussioni economiche. Con la discarica infatti si affosserebbe per sempre sia l’economia del territorio basata sull’agricoltura biologica di qualità, sia la vocazione turistica, unico settore che può dare futuro alla regione. La via di uscita esiste ed è chiara e semplice, annullare la decisine sulla discarica di Corcolle”.“Concordiamo con il principe Barberini sul rischio che la perdita del ‘sigillo’ dell’Unesco sul sito sarebbe un danno incalcolabile per l’intero comprensorio. Inoltre parliamo di una zona dove già c’è il rischio di una speculazione edilizia di quasi 300.000 mq, la ‘Lottizzazione Nathan’, autorizzata dal Comune di Tivoli, proprio a ridosso di Villa Adriana. Noi Verdi abbiamo tradotto e inviato tutta la documentazione tecnica relativa la costruzione delle discarica all’Unesco, e siamo convinti che si stia procedendo in una strada sbagliata, che porterebbe solo danni non solo al comprensorio di Corcolle, ma che avrebbe ripercussioni negative, in termini di ricaduta di immagine, e di turismo e di economia, a partire da quel territorio, su tutto il Lazio”.

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